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Gasperini tira dritto: "Non mi dimetto, ma l'Atalanta non è competitiva per ripetersi"

Redazione
Gasperini tira dritto: "Non mi dimetto, ma l'Atalanta non è competitiva per ripetersi"DAZN

L'obiettivo Champions League per l'Atalanta è ormai affare del passato. Parola di Gian Piero Gasperini. Nel confermare davanti ai microfoni che non si dimetterà dalla guida della squadra, scacciando voci per lui a dir poco fastidiose, il tecnico della Dea ha invocato la qualità che più di ogni altra lo ha contraddistinto anche come uomo: la chiarezza.

Ma quali dimissioni

"Ieri c'erano notizie di dimissioni. Nessuno ha parlato con me eppure è uscita questa notizia. Se ho da dire qualcosa, non mi sono mai tirato indietro". A margine del torneo di tennis organizzato dall’Accademia dello Sport per la Solidarietà presso la Cittadella dello Sport di Bergamo, l'allenatore ha alzato i toni quando hanno nominato il suo presunto addio al club. "Questa cosa dove salta fuori? Qualcuno ha parlato con me? Non do le dimissioni oggi. Quando vi chiedo un po' di correttezza, le parole sono troppo spesso ribaltate e capovolte". Il malcontento del Gasp è palpabile: "Sentivo addirittura che Gasperini vuole cambiare venti giocatori, mi leggete nel pensiero? Un po' più di serietà. Accetto tutte le critiche, ma non parlate mai con la mia voce".

Gian Piero Gasperini applaude durante una partita dell'Atalanta

Il futuro (senza Champions) e la stagione dell'Atalanta

Secondo Gasperini, ora come ora l'Atalanta non può più dirsi "competitiva" per ripetere i risultati di questi anni. "Spero di essere smentito, ma probabilmente no. Tecnicamente per me non è giustificato parlare di scudetto o Champions, soprattutto con società ricche che possono allargare la forbice", dichiara. E torna sulle ormai celebri "12 partite giudicate dal Var contro in 15 episodi", in merito alle quali si dice dispiaciuto che "nessuno abbia preso le parti della squadra in modo consistente".

Il tecnico sottlolinea poi che la squadra è uscita sconfitta da match "che potevamo vincere per essere in Champions, che erano alla nostra portata. Più vanno avanti i giorni, più è chiaro come la stagione si sia chiusa con delusione da parte di tutti noi". Un'autentica beffa, se si considera che tra il record di punti del girone d’andata, la presenza in Europa e il primato di vittorie in trasferta, quello del 2021/2022 è il sesto campionato migliore della storia dell’Atalanta.

 

gasperini-atalanta_102wi97tltv14185hvrw8zn0(C)Getty Images

Le tre possibili strade della Dea secondo Gasperini

Forte dell'esperienza e della conoscenza profonda dell'ambiente nerazzurro, e mosso da una passione calcistica fuori dal comune, Gasperini si sbilancia sul destino riservato alla sua squadra e individua tre strade.

  1. La prima consiste nel "cercare un potenziamento più limitato possibile, con qualche top giocatore che possa alzare nell'immediato il valore della squadra".
  2. Con la seconda "si punta a un ringiovanimento della rosa che è arrivata tutta insieme un po' più in là. Se penso a chi devo valorizzare ci sono Scalvini, Koopmeiners, per età. Questi sono i profili che portano alle famose plusvalenze importanti per l'Atalanta".
  3. L'altra possibilità è "fare poco o niente, stare lì e dire 'vabbé andiamo avanti'.

Il Gasp rimanda la decisione alla dirigenza dell'Atalanta, convinto che l'allentatore debba limitarsi a dire la sua. Ci sono due direttori sportivi, c'è una società importante, il presidente, l'amministratore delegato. Al di là di quel che vuoi fare, devi vedere cosa puoi fare".