Antonio Percassi, già nel 2019, espresse un obiettivo notevole: "Punto a far sì che mister Gasperini resti a vita all’Atalanta". A vita. E siamo certo che a distanza di cinque anni quelle parole abbiano radici ancora più profonde. L’allenatore è ormai un bergamasco: salta con la curva, si scatta selfie con lo staff come mercoledì scorso per festeggiare la qualificazione alla finale di Coppa Italia, si abbraccia con la famiglia Percassi negli spogliatoi dopo i successi più emozionanti. Quindi resta a vita? Diciamo che il legame con l’Atalanta e la terra bergamasca è più robusto di qualsiasi corteggiamento arrivato o in arrivo dall’esterno. Questo mese che manca alla fine della stagione sarà denso: la corsa al quinto posto per qualificarsi alla prossima Champions, la finale di Coppa Italia, il tentativo di giungere all’atto conclusivo anche in Europa League. Tanto è stato fatto e nulla lo cancellerà. Il futuro dice che Gasperini ha un contratto fino al 30 giugno 2025, allungato lo scorso settembre di una stagione in più. Il passo successivo potrebbe essere quello più stimolante. Ovvero aggiungere un’altra stagione a quel contratto. Portarlo quindi fino al 2026 per far diventare decennale il rapporto tra Gasperini e l’Atalanta.
Sarebbe la stella di Gasperini, mutuando quella che si prende una squadra ogni dieci scudetti. Sarebbe la sublimazione di un rapporto che già così è nella storia della società e rappresenta un esempio virtuoso e vincente nella storia del calcio italiano. Al momento l’impressione è che con o senza Champions il progetto proseguirà. Ci sarà un confronto alla fine della stagione, come avviene ogni anno a Bergamo tra società e allenatore. Ma non sarà un confronto ruvido. Sarà un confronto costruttivo con l’idea ben chiara di quanto questa stagione ha fruttato in termini sportivi (Champions o no, trofei sollevati) e finanziari (gli introiti previsti dalle prossime competizioni, con una Supercoppa in più da giocare). Logico che intorno a Gasperini ci siano interessi di altre squadre. In Italia quello di Aurelio De Laurentiis che lo vedrebbe perfettamente sulla sua panchina per rilanciare il progetto Napoli. All’estero sono anni che lo stimano in Premier League, dove si gioca il calcio più vicino alla sua concezione. E poi è girata voce in Portogallo diverse settimane fa che André Villas-Boas, in caso di vittoria alle elezioni presidenziali del Porto, avrebbe cercato di convincerlo. Ha vinto.
Aspettiamo notizie in merito dunque. Anche se tutti questi interessamenti restano per adesso sullo sfondo. "E’ nostra consuetudine dare fiducia a chi lavora bene" - ha ribadito recentemente l’a.d. dell’Atalanta Luca Percassi. Una frase che calza perfettamente su Gasperini. La famiglia Percassi e anche Stephen Pagliuca non intendono cambiare. Hanno in casa da anni uno dei migliori allenatori italiani e con lui vogliono proseguire. La Dea di questi anni è il prodotto del lavoro sinergico tra campo e società. L’uno imprescindibile dall’altro. Il finale di stagione è così ricco di obiettivi che è logico ora sentire parole che deviano il discorso. Anche perché l’Atalanta può raggiungere la Champions con due strade. Quella del campionato, dove il quinto posto è tornato prepotentemente a essere un obiettivo fattibile, e quella dell’Europa League dove la Dea è in semifinale contro il Marsiglia. Giovedì il primo atto, al Velodrome. Obiettivo costruirsi buona parte della qualificazione nei primi 90’. Come è accaduto a Anfield contro il Liverpool. Incluso quel 3-0 contro i Reds nel turno precedente, l’Atalanta ha perso solo una delle sei trasferte giocate all’andata in una fase a eliminazione diretta in tra Coppa Uefa ed Europa League (2 vittorie e 3 pareggi). Inoltre i nerazzurri sono rimasti imbattuti nelle ultime nove gare esterne nelle competizioni europee (5 vittorie e 4 pareggi).
La gara di giovedì per Gasperini ricopre un’importanza da non sottovalutare. "Tutte le gare sono importanti, ma l’andata vale qualcosina in più" - ha detto l’allenatore domenica sera dopo la vittoria in campionato contro l’Empoli. Un’Atalanta in Champions nella prossima stagione amplificherebbe gli stimoli di Gasperini. Ma un’Atalanta senza Champions non li farebbe certo scemare. Il matrimonio sarà duraturo perché la chiave di ogni stagione è crearsi nuovi obiettivi all’interno dei cicli. E a Bergamo rilanciano con una frequenza invidiabile. E invidiata.
Fonte: Gazzetta.it