Tre a zero al Maradona come un anno fa. Gasperini sorride quando gli si parla delle ambizioni della sua Atalanta: "Pensiamo di misurarci anche con queste squadre - dice a Dazn -, chiaro che queste gare sono una bilancia per noi. Giocare qui con uno stadio strapieno contro una squadra che ha fatto cose straordinarie non era facile. È una vittoria che nasce dalla consapevolezza acquisita anche in virtù dei risultati dell'anno scorso. Siamo cresciuti in personalità e tecnica. È stata una partita bellissima soprattutto per il valore dell'avversario". "Retegui in panchina? Abbiamo tre giocatori in attacco (Lookman. De Ketelaere e Retegui, ndr), oltre a Zaniolo che oggi non ho potuto schierare - spiega Gasp - Chiaro che quei tre sono uno scalino più in alto anche se mi auguro li raggiungano pure gli altri. Non sempre posso schierarli tutti e tre con tante partite da disputare, ma sono determinanti anche dalla panchina come Retegui oggi o Zappacosta e Samardzic col Monza. Giocando con questa frequenza la panchina è importantissima".
La domanda stavolta è secca: "Atalanta da scudetto?". Gasp non si nasconde: "Oggi abbiamo giocato contro la prima e fatto una grande partita. Abbiamo bisogno di crescere non tanto nel nucleo che è molto forte. Ma abbiamo avuto buone risposte da tutti. Ci sono in rosa undici giocatori nuovi. Retegui ha avuto un impatto immediato, ma stanno crescendo anche gli altri: Kossounou, Brescianini, Samardzic, Zaniolo, Bellanova, molto dipenderà da tutti loro. Lo spessore dell'anno scorso ci ha dato la sicurezza messa in chiara evidenza oggi". Gasperini chiude con un pensiero sul Napoli: "È forte, Conte come tutti noi fa il pompiere ma ha una grande squadra e ne ero sicuro. Merito di De Laurentiis e il ds Manna. Hanno vinto lo scudetto due anni fa e aggiunto giocatori importanti, Conte già fatto cose straordinarie, se la giocherà e il suo Napoli crescerà ancora tanto".
Fonte: Gazzetta.it