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Calcio

Gattuso al Valencia: "Sono stato massacrato, è surreale che mi debba difendere dalle accuse di razzismo"

Redazione
Gattuso al Valencia: "Sono stato massacrato, è surreale che mi debba difendere dalle accuse di razzismo"(C)Getty Images

Rino Gattuso si presenta ai tifosi del Valencia con la solita grinta che l'ha contraddistinto anche in campo. Oltre alla passione e alla tattica, l'allenatore parla però anche delle accuse di razzismo, omofobia antifemminismo mosse recentemente nei suoi confronti. "E' surreale che io mi debba difendere da certe accuse non vere". L'ex tecnico di Milan e Napoli afferma di essere stato "massacrato" e che è pronto "a rispondere punto su punto". E poi parla anche della sua malattia, la miastenia oculare.

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La grinta di Gattuso

È un Gattuso a tutto campo quello che va in scena nell'affollatissima sala stampa del Mestalla. Il solito leone che milioni di italiani (e non) hanno imparato ad amare ha ritrovato la verve al termine di una stagione difficilissima, forse la peggiore della sua carriera. Quale modo migliore di rialzarsi, dunque, se non quello di ritrovare lo spirito da combattente di Super Ringhio? Lo sa bene un giornalista, al quale ha detto: "Davvero mi stai chiedendo se sono un gattino o un leone? Richiedimelo tra due mesi! Anzi, tra due mesi ti offro un caffe e te lo spiego".

gattuso-valencia-liga-20220609Getty Images

Le parole di Gattuso

A inizio conferenza, Gattuso afferma di voler parlare in italiano per spiegarsi al meglio. Ma la determinazione di Ringhio, si sa, vince su tutto, e alcune risposte le dà in castigliano con buoni risultati. "Da un anno sto fermo, e secondo la mia logica non era giusto parlare", premette il tecnico italiano. E poi passa direttamente ai singoli temi che l'hanno visto al centro delle polemiche.

Le donne

Quindici anni fa, "quando non c'era il politically correct, parlai di Barbara Berlusconi che rimpiazzava Galliani e dissi che mi sembrava difficile che una ragazza di 28 anni potesse fare meglio di un dirigente con 25 anni di esperienza", racconta l'ex centrocampista.

Il razzismo

Quanto al razzismo, le accuse sono nate secondo Gattuso da una domanda sui "bu" contro Boateng durante un'amichevole del Milan con la Pro Patria. "Allenavo il Sion, mi chiesero e dissi che erano quattro imbecilli e secondo me non bisognava dargli peso. Io vengo dal Sud, ho preso insulti di tutti i tipi. Ho allenato Koulibaly, Boateng, Bakayoko, ho tre persone di colore nel mio staff. Non sono in alcun modo razzista, trovo persino surreale dovermi giustificare".

La malattia

Mister Ringhio si ritrova infine a parlare della sua malattia. "Soffro da 12 anni di una miastenia oculare, una malattia autoimmune. Questo però non mi impedisce in alcun modo di allenare, anzi tanti mi scrivono per chiedere come faccio ad affrontare lo stress. Penso di essere per loro un esempio". E poi chiosa con la solita schiettezza: "Che io non possa lavorare per questo motivo, sinceramente, è una stronzata".