Esistono luoghi che in realtà sono “non-luoghi”. Come la Transnistria.
Ed è proprio da qui che bisogna partire per spiegare lo strano caso dello Sheriff Tiraspol, squadra moldava inserita nel gruppo E dell’Europa League 2022/23 insieme a Real Sociedad, Manchester United e Omonia Nicosia.
Transnistria, non Moldavia
Lo Sheriff Tiraspol formalmente è un club moldavo con sede nella città di Tiraspol.
Però, c’è un (grosso) però: Tiraspol si trova in Transnistria, regione a est del fiume Dnestr che il 2 settembre 1990 ha dichiarato unilateralmente la propria indipendenza come Repubblica Moldava di Pridniestrov.
Si tratta quindi di uno stato indipendente de facto, non riconosciuto dai Paesi dell’ONU ma riconosciuto solamente da altri tre stati separatisti: Abkhazia, Ossezia del Sud e Repubblica dell’Artsakh.
Lo Sheriff è dunque legato ad un establishment economico-politico il cui obiettivo è la secessione dalla giurisdizione di Chişinău, e da qui il paradosso: mentre in campionato le partite vengono disputate allo Stadionul Sheriff di Tiraspol, in Europa League lo Sheriff deve spostarsi di circa 60 km a nord-ovest proprio a Chişinău, allo Stadionul Zimbru.
Stadionul Zimbru. Chişinău. Moldavia
Lo Stadionul Zimbru è uno stadio di recente costruzione: i lavori iniziarono nel marzo 2004 e terminarono nel maggio 2006. Può contenere fino a 10.400 spettatori al suo interno.
Soddisfa tutte le norme richieste dalla UEFA e dalla FIFA per le partite nazionali e internazionali, ed infatti dal 2006 è lo stadio che ospita i match casalinghi della Nazionale di calcio moldava.
La Nazionale giocò la sua prima partita casalinga allo Stadionul Zimbru il 16 agosto 2006, in occasione di un’amichevole contro la Lituania. Lo stadio portò bene alla Moldavia che vinse in rimonta contro i lituani per 3-2, davanti a 7mila tifosi.
Oltre ai match della Nazionale, lo Stadionul Zimbru ha ospitato anche il Dacia Chişinău dal 2009 al 2012, ma è soprattutto noto in patria per essere lo stadio dello Zimbru Chişinău, la più antica squadra di calcio del Paese in attività (fondata nel 1947) nonché l'unica ad aver disputato tutte le edizioni del massimo campionato moldavo di calcio.
La curiosità: cosa vuol dire Zimbru?
Letteralmente “zimbru” è una parola rumena che identifica l’uro, un grande bovino oramai estinto simile al bisonte europeo, la cui testa fa parte dell’emblema nazionale della Moldavia: un'aquila stilizzata che stringe una croce nel becco ed uno scettro ed un ramo tra gli artigli, mentre il petto è protetto da uno scudo su cui è raffigurato, per l’appunto, la testa di un uro con il sole tra le corna.
La leggenda vuole che nel XIV secolo il principe Dragoș Vodă partì dalla regione rumena di Maramureș alla volta dell’attuale Moldavia in soccorso dei suoi confratelli, minacciati dai Tartari.
Sulla strada Dragos e il suo esercito incontrarono un grosso bisonte che riuscirono a catturare ed uccidere anche grazie all’aiuto di Molda, fedele segugio del principe, che però perse la vita durante la caccia al bisonte. Triste per la perdita del fedele amico, Dragos chiamò Moldova il fiume dove insieme al suo esercito aveva cacciato il bisonte.
Tornato vittorioso a Maramureș, i rumeni gli chiesero di governare quella parte di Paese che aveva appena liberato dai Tartari invasori, che prenderà anch’essa il nome Moldavia, come il fiume.
Dallo Sheriff allo Zimbru, da Tiraspol a Chişinău
Tornando ai giorni nostri, impossibile dimenticare la prima storica qualificazione di una squadra moldava ad un girone di Champions League: ricorderete sicuramente la clamorosa impresa dello Sheriff, capace di trionfare al Santiago Bernabeu contro il Real Madrid ma in grado anche di battere lo Shakhtar Donetsk di De Zerbi tra le mura amiche.
Anche l’Inter volò a Tiraspol per affrontare lo Sheriff. A Tiraspol, per l’appunto. Già, perché in quella Champions League lo Sheriff giocò i match casalinghi allo Stadionul Sheriff.
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Quest’anno invece il conflitto tra Russia e Ucraina ha portato l’UEFA ad ordinare allo Sheriff di scegliere una sede diversa da Tiraspol per le partite in casa tramite un comunicato ufficiale risalente allo scorso giugno: “Alla luce dell'escalation militare su larga scala che ha portato all'invasione del territorio ucraino da parte dell'esercito russo, il comitato esecutivo della UEFA ha deciso oggi che nessuna partita delle competizioni UEFA si giocherà nella regione della Transnistria, in Moldavia, fino a nuovo avviso. L'FC Sheriff Tiraspol è stato invitato a proporre una sede/stadio alternativo al di fuori della regione della Transnistria per le partite casalinghe nelle competizioni UEFA per club finché rimarrà in vigore il divieto di giocare nella regione.”
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Ed ecco che il 12 luglio 2022 lo Sheriff debutta in casa nel primo turno di qualificazione per la Champions League contro l’HŠK Zrinjski Mostar allo Stadionul Zimbru.
Ad una giornata dal termine dei gironi di Europa League la corsa europea dello Sheriff, seppur meno brillante rispetto alla scorsa stagione, sembra comunque destinata a continuare: sarà Conference League, a meno di una clamorosa debacle in casa contro l’Omonia Nicosia.
In casa. Più o meno…