Trentaseiesima giornata di campionato, certo, ma anche il fine settimana in cui ci sarà la Festa della Mamma, prevista per domenica 12 maggio. Una ricorrenza che mette evidentemente d'accordo tutti. E così la Lega Serie A ha dato il via libera alla possibilità di sostituire i nomi abituali dei giocatori scritti sopra il numero, con cognomi (o nomi) delle rispettive madri. E li ha resi noti. Un’idea nata dal Milan e da Serviceplan Italia, poi estesa agli altri club del campionato. Obiettivo, creare nuova consapevolezza sul diritto all’identità personale di ogni individuo, dopo che la la Corte Costituzionale ha dichiarato discriminatoria la norma che impone l’attribuzione automatica del cognome paterno. L'iniziativa riguarda sette società: Cagliari, Genoa, Lecce, Milan, Torino, Udinese, Verona. E così, per esempio, Leao sarà "Conceicao", Pulisic "Harlow", Giroud "Viviane", Hernandez "Laurence". Così come Buongiorno diventerà "Roberta", Bellanova "Daniela", Sanabria "Shirley" oppure, tornando a San Siro, Luvumbo "Filomena", Shomurodov "Zulfizar". Nel Genoa Gudmundsson "Kristbjorg" e Retegui "Maria de la Paz"; nel Lecce Krstovic "Ajkovic" e Baschirotto "Dalbon"; nell'Udinese Samardzic "Ljiljana" e Walace "Aline"; nel Verona Bonazzoli sarà "Barbieri" e Montipò "Savoldi". Tutte mamme calciatrici per un giorno.
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Giroud è "Viviane", Leao... "Conceicao", Retegui "Maria de la Paz": le mamme sulle maglie
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