Diceva Sir Alex Ferguson che se c’è un big match, è impossibile che il nome di Scott McTominay manchi dalla formazione titolare. Antonio Conte da ieri sera potrà rivedere la massima: non solo è impensabile che Scott possa restare fuori, ma anche che non lasci il segno come solo i grandi campioni sanno fare. Ieri, al suo primo faccia a faccia con l’Inter, McTominay l’ha fatto eccome: ha gelato San Siro con quel tocco da due passi che ha bruciato Dumfries e Sommer, ha costretto l’Inter a inseguire il Napoli fino al pari di Calhanoglu, ha battagliato in mezzo al campo per aiutare i compagni a tornare a casa con i gradi della capolista ancora cuciti sulle valigie. Missione compiuta: c’è una città che stamattina si è svegliata ancora davanti a tutti e il gol di Scott è la cartolina più bella. Quella città è già innamorata di McTominay, e la passione è ricambiata: "Quando ho saputo che il Napoli era interessato a me ho sentito il fuoco dentro.
I tifosi azzurri sono pazzeschi, direi i migliori che io abbia mai visto", ha raccontato qualche tempo fa lo scozzese. La storia di un campionato però si fa anche lontano da casa, e allora se c’è uno stadio in cui Scott si sente padrone pur da ospite, eccolo qui. San Siro e la sua spinta può mettere paura anche ai giocatori di grande esperienza, ma lo scozzese arrivato in estate dal Manchester United non lo soffre: a Milano ha giocato tre partite, una con la maglia dei Red Devils nel 2021 in Europa League contro il Milan, due con quella del Napoli, e il bilancio gli sorride. Due successi e un pareggio, forse persino più pesante degli altri due risultati, e non certo per il gol azzurro che porta la sua firma. Non solo, quantomeno: quel che conta è che il Napoli ha retto all’esame Inter dopo il ko con l’Atalanta e che il comando della classifica è ancora nelle mani della banda Conte. Contro i nerazzurri servivano spirito di sacrificio, muscoli e testa: Scott il guerriero ha messo in campo tutto, i duelli con Barella hanno esaltato i tifosi del Napoli. Che nello scozzese riconoscono i segni particolari del centrocampista totale: lotta, inserimenti e gol. Siamo a due in campionato, ai quali si aggiunge quello al Palermo in Coppa Italia, da subentrato, al primo minuto giocato con la nuova maglia: quello che tocca Scott, si trasforma in oro.
Fonte. gazzetta.it