Valentina Cernoia è una delle protagoniste principali della magnifica stagione della Juventus femminile finora. Una semifinale di Champions League da poter raggiungere e un campionato dominato per ora.
La squadra di Montemurro sta dimostrando all'Europa intera di essere diventata decisamente una grande del movimento calcistico femminile.
1 vs 1 con Valentina Cernoia
Forse, anzi sicuramente, Valentina non vorrebbe mai trovarsi in un uno contro uno con un insetto ma nel nostro "1 vs 1" Cernoia dovrà rispondere a sette domande secche nel più breve tempo possibile.
Il motivo? Cronometro alla mano, a fine stagione stileremo la classifica ufficiale: vince chi ha saputo replicare nel modo più veloce.
Dal Lione al Lione
Dall'inizio della sua carriera alla sfida decisiva con il Lione in Champions League: "Le scelte che ho fatto da giovane mi hanno portato a grandi soddisfazioni. Se devo pensare a quello che è stato il mio percorso penso ad una crescita costante. La mia prima partita l'ho giocata proprio contro il Lione al Rigamonti di Brescia.
Dentro di me c'è la voglia di provare a vincere qualcosa che non ho mai vinto nella mia carriera. Ci stiamo giocando una competizione importante quest'anno e anche a livello di nazionale possiamo dire la nostra. La Champions è un sogno grandissimo, vincere qualcosa con l'Italia anche sarebbe bellissimo.
Dai primi palloni toccati alla Juventus
Nessun rimpianto per Valentina Cernoia e per le scelte fatte fino a questo momento: "Da bambina ho sempre voluto giocare a calcio, più che sognato. Ho cominciato per gioco, è diventata una passione e poi negli anni è diventato un lavoro. Ci sono stati tanti momenti di sconforto nella mia carriera ma non ho mai pensato di aver sbagliato qualcosa o aver scelto mai. Non ho mai avuto un piano B, ho sempre pensato a fare la calciatrice.
Sì, sono stata una tra le prime ad essere chiamate dalla Juventus, anche perché ho lasciato il ritiro della nazionale per un infortunio. Ho firmato e mi sono operata, senza avere alcun dubbio sulla squadra da scegliere.
Un matrimonio col calcio
La giocatrice della Juventus ha parlato anche della questione del contratto da "professionista": "In Francia con la nazionale abbiamo fatto qualcosa di straordinario, facendo ricredere un paese intero. Siamo già professioniste da anni, lo stiamo dimostrando ma come movimento intero intendo.
Andiamo in Europa e le squadre ci temono, manca soltanto la firma sul contratto da "professionista". Sì, come un bel matrimonio con il calcio".