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Redazione
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Il Milan di nuovo in testa alla classifica, l'Inter che insegue. La corsa all'Europa e quella alla salvezza. Tutto su Sunday Night Square.

Il Milan ha battuto l'Hellas Verona e si è riportato in testa alla classifica dopo la vittoria dell'Inter contro l'Empoli. Un campionato davvero entusiasmante, con un finale di stagione che così decisivo non si vedeva da un po'.

Su Sunday Night Square ci saranno analisi e approfondimenti con Marco Cattaneo in conduzione, ospiti Massimo Ambrosini, Marco Parolo e Angelo Carotenuto.

L'Inter chiama, il Milan risponde

"Quello che mi sorprende è che questa squadra difficilmente ha avuto momenti continui di difficoltà. Poi quello che stanno facendo può non portare alla vittoria ma la sensazione è che ci sia qualcosa di molto solido e il Milan l'ha dato. Tutto questo non fa altro che valorizzare il lavoro che sta facendo questa società e questa squadra" ha detto Massimo Ambrosini, confermando le buone impressioni che i rossoneri hanno trasmesso nuovamente con una vittoria tanto importante quanto complicata.

L'ex centrocampista ha aggiunto: "Il Milan ha convissuto con delle situazioni complicate e ne è uscita senza lamentarsi. Una stagione giocata senza uno dei leader difensivi come Simon Kjaer, un centrocampista che non è lo stesso della passata stagione, ovvero Kessié, e un Ibra che dal punto di vista tecnico non è riuscito a dare l'apporto che invece l'anno scorso ha dato".

Milan, Giroud, Calabria, Tonali, TomoriGetty

Ibra continua?

Ibrahimovic e Tudor hanno parlato del finale di carriera dell'attaccante svedese che, secondo Ambrosini, potrebbe pensare anche al ritiro nel caso in cui i rossoneri dovessero vincere lo scudetto. 

"Se il Milan dovesse vincere il campionato mi chiedo se Ibra possa lasciare da vincitore. Potrebbe starci come pensiero, chissà che l'eventuale vittoria del campionato non possa essere un evento determinante", ha detto l'ex centrocampista italiano.

Cosa manca all'Inter

La rimonta contro l'Empoli è stato un segnale chiaro dell'Inter al Milan: la squadra di Inzaghi c'è e vuole lottare fino alla fine.

"In termini di produzione offensiva l'Inter c'è sempre stata. Forse non ha saputo gestire al meglio i momenti di difficoltà. Nel periodo tra gennaio e febbraio ha avuto molte partite fondamentali ravvicinate. Quando è mancato Brozovic ha perso comunque un giocatore fondamentale, così come successo al Napoli con Di Lorenzo", pensa Massimo Ambrosini.

"Lautaro con la sua rabbia ha ribaltato la partita. Barella con l'energia, lui invece con la cattiveria dell'attaccante. Un giocatore che quest'anno è cresciuto ancora tanto. Secondo me Lautaro è nei primi dieci attaccanti centrali d'Europa", sostiene Marco Parolo. 

Lautaro Martinez esulta dopo un gol con l'InterGetty

"Sarebbe interessante vedere giocare insieme Lautaro e Dybala, anche la reazione stessa di quest'ultimo di giocare in una squadra rivale della Juventus, visto che la decisione della società bianconera qualcosa ha lasciato nella testa dell'argentino", dice Ambrosini. 

Una salvezza da raggiungere

Marco Parolo ha detto la sua riguardo la lotta salvezza: "Non è facile per il Cagliari. Per assurdo, adesso, se la Salernitana non si salva è una delusione. Questo fa capire il lavoro straordinario fatto da Nicola che ha una capacità assurda di rigenerare le squadre".

"Faccio fatica a fare calcoli su quello che può succedere. Credo, però, che il calcio abbia dato a Criscito un'altra opportunità, la meritava", pensa invece Ambrosini. 

La fine di un ciclo?

L'Atalanta non è riuscita a replicare una qualificazione in Champions League ma continua a lottare per un posto in Europa: "Secondo me il ciclo non è finito, perché comunque anche quest'anno l'Atalanta ha fatto una buona stagione", sostiene Marco Parolo.

"Potrebbe esserci una crisi di rapporto con Gasperini, dopo anni e anni di sfide affrontate e vinte", dice invece Angelo Carotenuto che pensa che Gasperini potrebbe anche lasciare l'Atalanta a fine stagione. 

Il saluto a Insigne

Il Napoli ha vinto a Torino con il gol di Fabian Ruiz e il rigore sbagliato da Lorenzo Insigne. "Credo che verrà salutato degnamente Lorenzo. Insigne è un napoletano di quelli un po' introversi. Questa cosa ha creato delle barriere a volte tra lui e la folla", sostiene Angelo Carotenuto. 

"Saplletti è riuscito a dare la sua identità al Napoli. Gli azzurri hanno fatto un gran campionato e riconfermare Spalletti può essere la scelta giusta per loro", ha detto Parolo.