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Hellas Verona, Cioffi: "Napoli? Andremo in battaglia con umiltà e sacrificio"

Redazione
Hellas Verona, Cioffi: "Napoli? Andremo in battaglia con umiltà e sacrificio"DAZN

Gabriele Cioffi e il suo Hellas Verona vogliono voltare subito pagina. Non sarà facile, perché - dopo la sconfitta in Coppa Italia con il Bari - c'è il Napoli al varco per il primo test della nuova Serie A TIM.

L'umore non è dei migliori, ma gli scaligeri non vogliono di certo mollare. Il tecnico ha preso parola oggi in conferenza stampa: "Dopo la partita di domenica mi è venuto un bambino vicino e mi ha detto: 'Mister non mollare'. Mi ha seccato la lingua: io voglio dire a quel bambino che il mister non molla, che si va avanti. Se ogni componente del club, tifosi compresi, non rema dalla stessa parte, abbiamo un grosso problema: stiamo andando in battaglia, servono umiltà e sacrificio. Questa battaglia si chiama salvezza: c'è solo da essere uniti, ogni fischio ci allontana dall'obiettivo. C'è da compattarsi e salvarsi insieme".

Le insidie della gara col Napoli

"Il Napoli che affrontiamo è una squadra che non è in costruzione. Loro hanno grande qualità e una media realizzativa altissima, per cui ci aspettiamo un Napoli frizzante, di palleggio e di volontà, che proverà a chiudere la partita subito. Pur essendo professionali, i nostri son ragazzi, non abituati a queste pressioni. Io mi aspetto una prestazione di orgoglio. Veniamo da uno storico tutto nuovo: vanno via giocatori non programmati, e c'è questa situazione di confusione. Quindi c'è da resettare e fare fronte comune. Il passato va scordato, si azzera e si lavora. Gioco più sporco? Pazienza. Giocatori meno bravi tra le linee? Pazienza".

Rapporto con club e calciatori


"Parlo, mi confronto e dico di cosa ha bisogno la squadra. C'è bisogno di tre-quattro acquisti, e sono sicuro che la società non ci deluderà. Se siamo in battaglia, noi dobbiamo esserlo per primi. Se ai ragazzi chiedo orgoglio, non vedo perché dovrei parlare del mercato. Ion mi posso permettere il lusso di non essere centrato. Nel momento in cui chiamo alle armi tutti, come faccio a essere destabilizzato? Credo nel lavoro che faccio e nei ragazzi che ho. Siamo questi, la battaglia è questa. E se i tifosi sono al mare li invito a tornare".