Gabriele Cioffi accetta l'etichetta del sognatore, ma ci tiene a precisare una cosa: "Per poter sognare devi avere prima dei paletti. I miei 4 sono: lavoro, lavoro, lavoro, lavoro. Inteso come sacrificio, passione, e obiettivi. Poi allora puoi lavorare per sognare. Il sogno si costruisce". E' questo il motto del suo lavoro, ribadito nell'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport: "Se mollo io, mollano anche i giocatori".
Il ritiro dell'Hellas Verona è appena iniziato, ieri il primo test amichevole contro i dilettanti del Primiero ha dato già qualche indicazioni al tecnico che vuole dimostrare di essere all'altezza della piazza. Cioffi sente che la sfida è assolutamente alla sua portata: "Non mi aspettavo nè il Verona né altri club di A che mi hanno contattato. In generale sono concentrato sul qui e ora, pensare al futuro ti illude. Ho colto l’attimo. Non sento la pressione delle aspettative, perché le aspettative portano delusioni. Noi abbiamo un obiettivo chiaro che è la salvezza, il secondo passaggio è confermarsi, il terzo è stupire. Senza il primo, non esistono gli altri. La sfida vera è che chi ci guarda si riconosca in cosa guarda".
Le parole di Cioffi sul mercato dell'Hellas Verona
Anche sul mercato ha le idee chiare, ma non si sbottona: "Allenerò chi c’è, ma non vuol dire che sono schiavo degli eventi. Ho dato le mie idee alla società, arriveranno giocatori affamati. Do fiducia a chi tiene la squadra in A da anni. Il gruppo e la sua energia mi hanno impressionato. L’ho notata al compleanno di Simeone, 4 giorni fa. La festa mi ha emozionato