Oltre cento milioni spesi, ma pure colpi a zero che ti possono cambiare una stagione come accaduto d’altronde negli ultimi anni a un top club come l’Inter. La Roma dei Friedkin ha messo su una difesa di ferro, praticamente senza spendere un euro di cartellini. I colpi più noti e recenti sono quelli che portano a Mats Hummels e Mario Hermoso, due che hanno accumulato insieme 119 presenze di Champions e che proprio nell’ultima competizione delle stelle sono apparsi spesso come i migliori in campo. La Roma ha approfittato sul gong per portarseli a casa e consegnare un pieno di solidità e carattere alla difesa di De Rossi che ora potrebbe passare allo schieramento a tre.
Ma non sono gli unici. Perché in porta c’è Mile Svilar, ad oggi il giocatore col più alto rendimento della gestione De Rossi. Anche lui è arrivato a parametro zero dopo essere stato scaricato dal Benfica. I buoni rapporti dell’allora ds Tiago Pinto hanno portato a un leggero indennizzo al club portoghese, ma si parla davvero di pochi spiccioli in confronto alla plusvalenza generata. Svilar, infatti, oggi vale almeno 20 milioni. A completare il pacchetto ecco Evan Ndicka, strappato a una folta concorrenza un anno fa composta anche da Milan e Barcellona. Il difensore ivoriano, tra i migliori nella cavalcata dell’Eintracht alla conquista dell’Europa League, scelse la Roma di Mourinho e arrivò da svincolato all’inizio della campagna acquisti targata 2023. Anche lui, soprattutto dopo la coppa d’Africa vinta a febbraio, oggi potrebbe portare una mega-plusvalenza da 25-30 milioni. Soldi rifiutati in estate dalla Roma. A loro si aggiunge ovviamente Mancini, che invece è stato pagato all’Atalanta 24 milioni tra il 2019 e il 2020 con la formula del prestito con obbligo di riscatto. All’epoca però c’era ancora Pallotta come presidente della Roma. Inoltre ormai l’ammortamento maturato in queste 4 stagioni dal vice capitano è molto vicino a quota zero mentre il suo valore di mercato è leggermente aumentato. Ultimo ad entrare nelle rotazioni è il giovane Federico Nardin, ovviamente anche lui senza spese di cartellino visto che gioca a Trigoria dall’età di 7 anni. In ultima analisi quindi i Friedkin hanno in mano una difesa da quasi 100 milioni di valore senza aver speso un euro. Quelli sono stati comunque investiti in altre zone del campo per una Roma che ora può puntare con maggiore convinzione alla zona Champions.
Fonte: Gazzetta.it