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Calcio

Hernandez flop, ma il Milan tratta il rinnovo. In estate però...

Alessandra Gozzini
Hernandez flop, ma il Milan tratta il rinnovo. In estate però...N/A
Mentre in campo il francese arranca e Fonseca non ha alternative, la trattativa per il prolungamento del contratto prosegue. E potrebbe essere il preludio a una cessione

De Ketelaere che si arrampica sulle sue spalle (più o meno fallosamente) e fa la parte del gigante rende Theo Hernandez, a confronto, ancora più piccolo. Non è la prima volta che Theo esce sconfitto a duello: clamoroso quello a Cagliari con Zappa, lasciato libero di firmare una doppietta. Questi sono gli errori recenti più vistosi, ma le prestazione del francese sono sempre più spesso sotto la sufficienza. Fatica in difesa, il suo punto debole fin dall’inizio dell’esperienza rossonera, ma ha anche limitato le discese offensive, gli assist e i gol. In generale ha quell’atteggiamento che in passato, prima della cura Fonseca, si rimproverava a Leao: distratto, svagato, quasi disinteressato. Il paragone con Rafa finisce qui: l’allenatore gli aveva preferito Okafor, che con meno classe ed esplosività può comunque coprire il ruolo di esterno mancino. 

Strano a dirsi ora, Theo resta comunque un patrimonio del club. Uno dei giocatori dal valore milionario, con un contratto a scadenza nell’estate del 2026 che è oggetto di trattativa per il rinnovo. Nonostante il rendimento attuale, Hernandez chiede un adeguamento dello stipendio che oggi è di 4 milioni e mezzo di euro. Le parti proveranno a venirsi incontro, tanto che l’intesa non sembra così difficile da raggiungere. Anzi, dopo il prolungamento di Gabbia le prossime firme in agenda sono quelle dei due francesi, Theo e Maignan. Ma né la fascia di capitano né la firma sul contratto saranno sufficienti a legare Hernandez al Milan anche in futuro: il rinnovo potrebbe anzi essere una mossa per mettere al riparo il club da eventuali offerte al ribasso. Con un contratto più vincolante anche le eventuali proposte estere dovranno per forza di cose essere consistenti: e si sa che di fronte a proposte indecenti il Milan è incline a valutare la situazione e a concedere aperture. L’esempio è Tonali. Per Theo si era parlato del Bayern Monaco, che però non gli aveva fatto spazio con la cessione di Alphonso Davies al Real Madrid. Un giro europeo di terzini che potrebbe ripartire in estate. Oppure l’agente di Hernandez potrà essere contattato da altre grandi società interessate. Serve però una svolta sul campo: in campionato la media voto di Theo è insufficiente, nell’ultima da titolare con la maglia della nazionale francese (0-0 casalingo contro Israele) è stato uno dei più criticati. Le cose vanno un po’ meglio in Champions League, dove gli ultimi successi rossoneri hanno finito per alzare i giudizi dei singoli. Il problema resta, al di là delle vittorie di squadra che fanno da copertura. Theo è nel momento peggiore da quando è rossonero.

Ma sopratutto per quanto ancora continuerà a esserlo? Nel mercato di gennaio difficilmente ci saranno stravolgimenti. In estate invece si vedrà. Al posto di Theo le alternative scarseggiano: finora il vice in caso di necessità è stato Terracciano, non sempre convincente. Calabria adattato a sinistra è un’altra alternativa, ma il giocatore fa già fatica a trovare spazio a destra, nel suo ruolo naturale. Terza ipotesi è il giovane Jimenez, una delle colonne del Milan Futuro: senza di lui la squadra Under 23 rischierebbe di perdere altre certezze. Così Theo, anche senza meriti particolari, resta un insostituibile rossonero: Fonseca spera che da un momento all’altro possa riaccendersi e tornare uno dei punti di forza del gruppo. Oggi, al contrario, è lui l’anello debole della catena di sinistra e un po’ di tutta la squadra. 

Fonte: Gazzetta.it