Pep Guardiola non ha ancora deciso, ma il 2024-25 rischia davvero di essere la sua Last Dance da allenatore del Manchester City. Il contratto in scadenza alla fine della prossima stagione, la nona per lo spagnolo all’Etihad Stadium, non è l’unico indizio: ci sono le parole pronunciate il giorno dell’ultima partita di campionato, subito dopo aver sollevato il quarto trofeo consecutivo di campione della Premier League; c’è l’idea di Pep stesso che ci sia un limite in quanto si può fare la storia, e Guardiola al City di storia ne ha già fatta parecchia.
"La verità è che sono più vicino ad andarmene di quanto non lo sia a restare" si era lasciato sfuggire Pep in tv dopo l’ultimo trionfo, per poi correggere il tiro in conferenza stampa parlando di motivazioni da trovare. Era difficile trovarne anche dopo l’anno del triplete, eppure il City è riuscito di nuovo a vincere la Premier e ha sfiorato il primo “double Double” (la doppietta campionato-coppa per due anni di fila) nella storia del calcio inglese. Stavolta potrebbe essere diverso: il 2024-25 per Pep sarà il nono anno a Manchester, periodo ben più lungo di quanto lui stesso si aspettasse. "Mi aspettavo di rimanere 3-4 anni, forse 5, ma di sicuro non otto - ha confessato -. E non in un campionato come la Premier, difficile per tanti motivi, a cominciare dal valore degli avversari. Eppure ne abbiamo vinte 4 di fila, 6 in 7 anni".
Se davvero sarà Last Dance, Guardiola potrebbe trovarsi a dover gestire un City che cambia, come ha sempre fatto durante la sua gestione. Radio mercato dà in partenza Kevin De Bruyne, con l’Arabia Saudita pronta a fare carte false per averlo e il belga che per la prima volta starebbe seriamente pensando di lasciare Manchester. Questa stagione ha dimostrato che non è più indispensabile come in passato, che Phil Foden, giocatore dell’anno in Premier League, e Julian Álvarez sono pronti a non far sentire la sua assenza. Tra i possibili partenti anche Bernando Silva, che piace da un pezzo al Psg, e Ederson, il portiere brasiliano che la Saudi League vorrebbe aggiungere alla sua collezione. Guardiola è pronto a fare quello che ha sempre fatto da quando è a Manchester: adattarsi, gestire la situazione, scoprire le debolezze degli avversari e rendere la sua la squadra più forte di tutti. Nel frattempo, Pep deciderà se ne ha avuto abbastanza di Manchester, assicurandosi che i dubbi sul suo futuro non impattino il rendimento della squadra. Dovesse decidere oggi, il suo futuro sarebbe probabilmente lontano dall’Etihad. Per fortuna del Manchester City, Guardiola ci deve ancora riflettere.
Fonte: Gazzetta.it