Festeggiare i 18 anni con un gol nel derby di Milano? Fatto. Maximilian Ibrahimovic ha studiato papà Zlatan e si è fatto un regalo non banale nella stracittadina del campionato Primavera. Il numero 11 rossonero ha messo agli atti il gol del raddoppio contro l’Inter, nel big match del Konami Youth Development Centre, vinto 3-1 dai suoi. Di Dutu e Bonomi (su rigore) le altre reti della squadra di Guidi, di Mosconi l’unico guizzo nerazzurro. I primi minuti della stracittadina sono a tinte nerazzurre. L’Inter parte bene e va a un passo dal vantaggio con Spinaccè: al quarto d’ora, l’attaccante si coordina in acrobazia e solo una gran parata di Longoni nega il gol. Nel momento migliore per i padroni di casa, a colpire è però il Milan: al 18’, il Diavolo sfrutta un calcio d’angolo con un gol da centravanti vero di Dutu e fa 1-0. Per il difensore, arrivato in estate dalla Lazio, è il primo gol con la nuova maglia. La squadra di Guidi cambia faccia e passa a comandare la partita in mezzo al campo: i pericoli maggiori vengono dalle fasce, con le sgasate di Magni e Bakoune. È proprio quest’ultimo a mettere in piedi l’azione del raddoppio intorno alla mezz’ora: cross basso dalla destra, pallone che taglia l’area e finisce sui piedi di Ibrahimovic. Il numero 11 non ci pensa due volte, scaglia un gran sinistro sotto la traversa e si fa un regalo indimenticabile per l’ingresso nel mondo dei grandi. La partita prende un binario netto nel primo tempo e il Milan prova a gestire per chiudere sul 2-0 all’intervallo: la squadra abbassa però troppo i ritmi e i nerazzurri colpiscono al 44’ con un bel contropiede, chiuso dal sinistro preciso di Mosconi. Ma è un guizzo che rilassa i ragazzi di Zanchetta: in pieno recupero Aidoo atterra Magni in area ed è calcio di rigore. Dagli undici metri va Bonomi: nonostante l'intuizione di Calligaris, si va negli spogliatoi sul 3-1. Nel secondo tempo Zanchetta prova a dare la scossa con i cambi, mandando subito in campo Della Mora e Topalovic al posto di Aidoo e Berenbruch. La prima sostituzione di Guidi arriva invece dopo qualche minuto per un problema di Longoni: tra i pali, al suo posto, dentro Colzani. Il pallino del gioco resta dei rossoneri, che spingono sulle fasce e creano spesso superiorità con Magni. Guidi decide di coprirsi con il passare dei minuti e i nerazzurri faticano a costruire gli spunti giusti per far male. L’occasione più nitida della ripresa è un bel sinistro dal limite di Turco, parato da Calligaris. Poi, fino al novantesimo, succede poco altro. Dopo 5 giornate il Milan vola al secondo posto a 12 punti, -1 dalla Roma. L’Inter resta a quota 7. Per il Milan, nel suo piccolo, è una vittoria storica: non vinceva un derby Primavera da quasi sette anni. Era il gennaio 2018, l’allenatore era Lupi e in campo c’era Matteo Gabbia, oggi titolare con i grandi. Federico Guidi, allenatore arrivato dalla Roma per volontà di Enzo Vergine, ci è riuscito al primo tentativo. “C’è grande soddisfazione - dice a fine partita -. Vedo con quanta intensità il gruppo si applica ogni giorno, sono orgoglioso di ognuno di loro. Hanno vinto un derby facendo una prestazione ottima”. La vittoria mette il Milan al centro dell’attenzione anche in Italia, dopo le due partecipazioni alle ultime due Final Four di Youth League. Guidi infatti è ottimista anche per il futuro: ”Sono stati fondamentali anche i ragazzi che non hanno giocato ma hanno preparato la partita. Mi fido ciecamente di ognuno, tutti avranno la possibilità di mettersi in mostra”. E ancora: “La vittoria crea autonomia e consapevolezza, la direzione è giusta, dobbiamo percorrerla a grande velocità. Questa è solo una tappa, per trasformare in realtà il sogno di diventare professionisti, lo scalino da salire è ancora alto. C’è tanto da fare ma noi continuiamo ad andare forte, sono certo che sia un gruppo con ampi margini di miglioramento”.
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Ibra jr, regalo di compleanno: segna e trascina il Milan al successo nel derby Primavera
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