Joshua Zirkzee a Empoli non era in campo. Durante la gara. Poi al triplice fischio ha salutato il dt Sartori - al fianco del quale ha visto la partita -, ha percorso le gradinate del “Castellani” ed è andato vicino ai suoi amici giocatori per la “foto della gioia” sotto i 5000 tifosi bolognesi, un rito che si ripete.
Ecco: ad Empoli c’è stata la prima gara senza Zirkzee in sosta forzata per infortunio, e anche lui è uno dei classe 2000 (esattamente un 2001) che stanno dando ulteriori certezze a una squadra giovane che però sembra imbevuta nel ferro. L’incipit di un Bologna ancora quarto - e vincente al “Castellani” al decimo tentativo - è un dialogo aperto fra due ventunenni che giocano come se ne avessero... trenta per coraggio, personalità, “decisività”. Al minuto 94 di Empoli-Bologna, i padroni di casa attivano un contropiede che sarebbe stato probabilmente letale ma Calafiori intercetta, fa venti metri palla al piede, molla la sassata che Caprile ribatte ingenuamente con traiettoria laterale e che Giovanni Fabbian mette in rete. Ecco: i due meritevoli della nazionale maggiore ma che per ora rendono più forte l’Under 21 di Nunziata sono stati i simboli di una vittoria che è più di un segnale. Mentre Calafiori il gol non l’ha ancora trovato, Fabbian è al quinto in campionato e non è una novità: lo scorso anno in B ne fece ben 8 con la Reggina di Pippo Inzaghi e in questa stagione ha risolto due gare oltre il 90’, ad Empoli appunto e contro il Cagliari in casa.
Quando Fabbian ha segnato, il Bologna non ha mai perso: 5 gol, 15 punti. Chiamatelo “Provvidenza”. Buona parte della gara di Empoli - e del secondo tempo - è stato fatto con due “promossi” dal settore giovanile. Anche questo porta punti nel momento in cui vai a tirare le somme. Il più presente (parliamo di minutaggio stagionale) è Kacper Urbanski, classe 2004 che già Sinisa Mihajlovic aveva fatto esordire in Serie A (12 maggio 2021). dopo gare da saliscendi anche e soprattutto perché adattato a laterale offensivo con compiti di copertura, il “cocco” di Skorupski contro l’Empoli è stato messo da interno: nato regista, Urbanski contro l’Empoli ha dato un’occhiata a Zurkowski come a Marin, ha cercato due volte il gol, è stato dentro la gara con continuità e forza, si è fatto sentire, partecipativo e incisivo. «C’è una straordinaria unione tra squadra, staff, società e tifosi: si vede che siamo una grande famiglia» ha detto lui, sempre più inglobato in un lavoro che premia chi dà e non il chi è.
Poi c’è Tommaso Corazza, bolognese puro che l’unica partita da titolare (di 7 totali) l’aveva giocata proprio nella gara di andata contro l’Empoli: il suo ingresso venerdì sera ha mostrato attitudine e sicurezza, segni evidenti di una crescita sì graduale ma capace di mostrare quanto lavoro in profondità ci sia nello staff tecnico. Corazza, va ricordato, iniziò la stagione creandosi una favola: 11 agosto 2023, primo appuntamento di Coppa Italia, Bologna-Cesena, lui titolare a sorpresa sulla fascia sinistra, minuto 2 e gol col piede buono (il destro) da dentro l’area. L’esultanza sotto la sua curva fu evidenza emozionale, ancor più davanti agli occhi del papà Daniele in tribuna che fino a pochi mesi prima era stato ,per molti anni, il responsabile del settore giovanile rossoblù. Dopo tanta panchina, ad Empoli Tommaso è entrato per poco ma senza sentire il “peso” delle assenze o dei tre punti da prendere: segnali di crescita.
E poi c’è anche Santiago Castro - ultimo acquisto di gennaio - che ha esordito contro l’Inter e che a Empoli ha preso il posto di Odgaard cercando ovviamente la via del gol: pagato 12 milioni è definito da tutti, all’interno di Casteldebole, una “belva” per l’impatto che ha e che vuole dare alla propria prima esperienza italiana. Per ora il vice-Zirkzee è Odgaard (schierato anche alto a destra) anche se Santiago frigge: è già stato preso sotto l’ala dei patiti di basket (Joshua, Ndoye, Saelemaekers, El Azzouzi), il tiro da tre arriverà anche per lui. "Non sono un attaccante egoista" ha detto. Il “thiagomottismo” applicato.
(fonte Gazzetta.it)