L’Europa dopo 22 anni porta inevitabilmente i tre... gradi di giudizio possibili. Quale tipo di Europa sarà? Conference, Europa League o Champions? Bologna e il Bologna sperano nel tetto massimo. E il tetto massimo avrebbe i suoi “costi” (oltre alla gloria) per tutti. I senatori e il club ne hanno già parlato: qualcuno sussurra che l’accordo sia già stato sottoscritto, ma c’è che - per i giocatori - il Bologna potrebbe prevedere un extra complessivo di 2 milioni di euro per il raggiungimento della Champions.
Cifre segrete ma trapela un tetto massimale, nel senso che ogni calciatore percepirebbe (usiamo il condizionale) circa 80.000 euro netti. In caso di Europa League o Conference, l’extra sarebbe (ovvio) inferiore. Come detto, già nelle settimane passate il tema era stato affrontato fra le parti. In grande serenità, inutile dirlo. E nessuno corre dietro a ciò che sarà anche perché dipenderà ovviamente dalla gradazione della gioia in questione, quindi dalla Conference in su. Va detto che nei contratti che il club (come praticamente ogni società di calcio) sottopone ai giocatori esistono anche dei bonus a obiettivo: quindi dalla salvezza allo scudetto, passando appunto dall’Europa divisa in tre livelli; poi ci sono quelli a gol, presenze, assist. Incentivi variegati e modulabili che possono definire un riscatto definitivo (vedi Freuler e Posch una stagione fa) o un allungamento automatico di contratto a presenza come successe per De Silvestri.
Ecco, oltre a ciò che è definito dai contratti arriverebbe un legittimo premio da definire in base, appunto, alla Coppa che il Bologna disputerà l’anno prossimo. Ed è per tutto questo che - nell’ordine di idee di un club che mai ha sperperato - lo stesso premio Europa andrebbe naturalmente a salire ma sarebbe proprio una integrazione alle cifre già esistenti all’interno dei contratti stessi. Prima della gara dell’Olimpico Grande Torino (conclusasi sullo 0-0), Thiago Motta e i giocatori hanno fatto una bella chiacchierata.
Lo ha svelato Skorupski, sottolineando che alla domanda del tecnico su cosa volessero veramente tutta la squadra ha confermato di puntare dritta alla Champions e magari anche al terzo posto visto che la Juventus dovrà andare al Dall’Ara attorno al 20 maggio. In questo clima da “crediamoci”, nel dopo-gara di Torino anche Motta ha aperto più di sempre a certe prospettive. Molte voci lo danno ovunque ma di scritto non c’è niente e «al momento giusto - ha detto Thiago - io e il club ci siederemo e vedremo quali saranno i presupposti per continuare o per non continuare. Io però farò sempre il meglio per questo club perché da quando sono arrivato sono sempre stato molto felice. E amo i miei ragazzi». All’Europa League aritmetica mancherebbe poco: la Lazio ha pareggiato, oggi tocca alla Fiorentina. Ma il Bologna ha votato “Champions”. Per la gloria. Non per soldi...
Fonte: gazzetta.lit