Sabato sera Luka Jovic camminerà sul suo passato. Tornerà nello stadio che l’ha preso per mano due estati fa e poi l’ha lasciato andare senza voltarsi indietro l'anno scorso. Lo farà da rincalzo di un Milan che punta dritto verso due rotte definite da diversi mesi: l’Europa League e il secondo posto in campionato. Due obiettivi raggiungibili. Jovic è il rincalzo di Pioli, il grimaldello per scardinare difese ostiche quando i centrali sono stanchi. Da subentrato ha segnato quattro reti, tre di queste decisive, mentre da titolare ha punto il Frosinone in campionato e il Cagliari in Coppa Italia. Troppo poco per uno come lui, il vecchio golden boy del calcio serbo acquistato dal Real per sessanta milioni nel 2019, dopo un’annata da sogno con l’Eintracht Francoforte. Jovic gioca per strappare la conferma a fine stagione, restare al Milan e assistere la punta che verrà. Giroud, infatti, andrà a giocare negli Stati Uniti, quindi i rossoneri stanno cercando un Under 25 a cui affidare l’attacco. I nomi sul taccuino di Furlani, Moncada e D’Ottavio sono diversi – Zirkzee e Gyokeres su tutti -, ma Jovic sembra destinato a rimanere a Milanello. I piani alti hanno la possibilità di rinnovargli il contratto per un altro anno. L'accordo scade a giugno, i margini ci sono. Sabato arriverà a Firenze da rincalzo. Nel 2022-23 ha segnato sei gol in campionato, altrettanti in Conference League e uno in Coppa Italia. Ha lasciato il Franchi tra le polemiche dopo aver condiviso un post critico nei confronti di Vincenzo Italiano. Si parla di “disastro tattico” dell’allenatore dopo la sconfitta contro il Basilea in semifinale. Quest’anno, però, ha salvato più volte Pioli: la prima contro la Salernitana, a metà dicembre, poi contro Udinese e Frosinone. La sua storia è cambiata a fine ottobre, con il palo pieno colpito in Champions contro il Borussia Dortmund. Una sorta di "what if". Un messaggio ai tifosi e al suo grande "ego", martoriato da due mesi opachi vissuti nell’ombra: “So quello che posso fare”. Il tempo gli ha dato ragione, anche se da titolare non ha mai inciso come avrebbe dovuto. Il Milan, però, sembra orientato a tenerlo a San Siro per un altro anno, affiancandolo alla punta del futuro.
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Il Milan prepara lo Jovic-bis: si va verso un altro anno di contratto
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