Diciamolo subito. Quando il Messico ha annunciato l'ingaggio di Gerardo "El Tata" Martino nella rotta che avrebbe portato "El Tri" ai Mondiali in Qatar nel 2022, tutti si sarebbero aspettati risultati diversi. Soprattutto dopo aver immediatamente conquistato la Gold Cup nel 2019 vincendo in casa degli Stati Uniti.
Invece il Messico, da sempre punto di forza della CONCACAF, arriva a questi Mondiali in sordina, dietro all'hype acceso intensamente da Stati Uniti e Canada, che nelle qualificazioni, ma anche in Gold Cup e nella Nations League regionale, sembrano aver messo la freccia.
Il Messico del Tata Martino
A differenza delle altre due nazionali con cui organizzerà il Mondiale nel 2026, il Messico è una certezza nella Coppa del Mondo. Questo è almeno ciò che si aspettano in patria dove Martino stesso si è definito "nemico numero uno" dei messicani per i risultati non all'altezza delle aspettative.
Il Messico però è così, quando inizia un grande torneo senza i riflettori addosso e con i biglietti aerei di ritorno già pronti, è capace di sorprendere. Nel 2018 in Russia è accaduto battendo la Germania e questa volta, in Qatar, l'avversario è l'Argentina di Messi ma anche un girone che superare non sarà semplice. Nelle ultime sette edizioni ci è riuscito, però...
Il Messico del Tata Martino scende in campo con un 4-3-3 offensivo in una rosa che un misto omogeneo di giocatori esperti, come Hector Herrera e Ochoa tra i pali, e altri giovani in rampa di lancio come Edson Alvarez. L'assente è sicuramente il Chicharito Hernandez.
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Dove può arrivare il Messico ai Mondiali 2022?
Il Messico detiene un record particolare avendo superato la fase a gironi in tutte le ultime sette edizioni, ma anche questa volta non sarà semplice. Argentina, Polonia e la talentuosa Corea del Sud sono avversari ostici per una selezione che non sta vivendo la propria epoca migliore.
L'obiettivo è sicuramente arrivare almeno agli ottavi, ma andare oltre rischia di essere proibitivo anche in Qatar dati i possibili incroci con la Francia.
Il girone del Messico a Qatar 2022
Il Messico è inserito nel girone C composto da:
- Argentina
- Polonia
- Messico
- Corea del Sud
La stella del Messico
Un fuoriclasse vero e proprio il Messico non ce l'ha, anche per questo la federazione aveva scelto di puntare su un vero e proprio idolo in panchina. In un contesto di buone qualità però Hirving Lozano fa sicuramente la sua parte di leadership tecnica e tattica.
L'attaccante del Napoli è cresciuto nelle ultime settimane con il lavoro di Luciano Spalletti, ma la condizione migliore è lontana.
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Giocatori da tenere d'occhio
Una sorpresa per "El Tri" potrebbe essere uno dei pochi che ancora gioca in patria: Alexis Vega.
L'attaccante classe 1997 è capace di giocare su tutto il fronte d'attacco abbinando una buona fisicità a un dribbling importante. Con il Guadalajara gioca principalmente a sinistra e in questa prima parte di stagione, condizionata dal pensiero iridato all'orizzonte, ha contribuito a sette gol in 17 partite mentre con la nazionale è arrivato a sei gol in 23 presenze.
Nelle ultime tre prima di partire per il Qatar per i Mondiali ha sempre trovato il gol, anche contro la Svezia nell'ultima amichevole.