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Calcio

Il rinnovo di Chiesa, poi Felipe Anderson, Greenwood, Zhegrova... I piani Juve per rifarsi le ali

Cornacchia e Guidi
Il rinnovo di Chiesa, poi Felipe Anderson, Greenwood, Zhegrova... I piani Juve per rifarsi le aliN/A

La febbre se ne è andata. Federico Chiesa ieri è tornato ad allenarsi alla Continassa con vista sulla Fiorentina, il suo passato che diventa avversario nel presente, domani sera allo Stadium. I tifosi della Juventus, però, oltre al risultato con la Viola, che può ridare una certa dose di sicurezza in ottica prossima Champions League, pensano pure al futuro del parco giocatori. Anche a quello di Fede, vista la scadenza del suo contratto fissata per il 30 giugno 2025. Cristiano Giuntoli è sempre stato fiducioso, grazie ai buoni rapporti con Fali Ramadani, l’agente di Chiesa, di spostare in là di almeno un altro anno la data del fine rapporto.

Alla Continassa c’è fiducia, tanto che nei progetti per la prossima stagione si ragiona su una Juventus con Chiesa di nuovo largo nel tridente. L’idea della dirigenza bianconera è quella di costruire una rosa in grado di giocare con l’attuale 3-5-2, ma anche con il 4-3-3/4-2-3-1. Non a caso Giuntoli, oltre a un centrocampista da gol (Koopmeiners dell’Atalanta) e a un difensore mancino (Calafiori del Bologna), è segnalato attivo soprattutto sugli esterni d’attacco. La Signora 2024-25 è pronta a dotarsi di vere e proprio ali per tornare a volare e avvicinare la capolista Inter. In attesa degli sviluppi sul fronte Chiesa, i bianconeri continuano a lavorare con ottimismo su Felipe Anderson, in scadenza di contratto con la Lazio e molto più che intrigato dal trasferimento sotto la Mole a parametro zero. Antenne dritte anche su un altro biancoceleste: quel Mattia Zaccagni che, ora come ora, ha il contratto fino al 2025 e non ha ancora trovato un’intesa per il prolungamento.

Non si è ancora entrati nel vivo della trattativa, ma i contatti proseguono ed entrambe le parti hanno la loro convenienza a continuare insieme. La Signora non vuole rischiare di perdere un calciatore così importante a zero. Mentre Chiesa, in mancanza di offerte da altri top club, può tornare protagonista in Champions e debuttare al Mondiale per club, conservando per un ulteriore anno uno stipendio importante (5 milioni di euro). A queste considerazioni, si aggiunge il patto di “amicizia” tra Giuntoli e Ramadani. Con la tempistica, però, non si potrà andare molto in là. La Juve difficilmente può permettersi di arrivare all’inizio della prossima stagione senza avere già in tasca il prolungamento. Perché, senza rinnovo, l’estate rappresenta l’occasione per monetizzare un’eventuale cessione. In soccorso al direttore tecnico bianconero è arrivata la certezza per la Juve di disputare il Mondiale per club proprio nell’estate del 2025. Un appuntamento che stuzzica pure Fede e che facilita di fatto le negoziazioni per il rinnovo, non solo per la pioggia di milioni destinata a entrare nelle casse della Signora.

Chiesa a livello internazionale è stato grande protagonista con la Nazionale all’ultimo Europeo, ma non ha mai disputato un Mondiale e quello negli Stati Uniti, seppure con il club, sarà una vetrina d’eccezione. Esserci non è da tutti e lo sa lo stesso Federico. Che per giocarlo con la Juve, però, dovrà allungare il suo attuale accordo sino al 2026. La Juventus intende sacrificare sia Iling Jr (contratto in scadenza nel 2025, piace in Premier League) che Kostic. Così, al netto del rinnovo di Chiesa, le ali nuove potrebbero essere anche due o tre. Nei radar bianconeri resiste Mason Greenwood, rinato al Getafe ma di proprietà ancora del Manchester United. L’inglese ha voltato pagina dopo le brutte vicende personali e la lunga inattività. A fine giugno il gioiellino rientrerà a Old Trafford, ma non per restarci. I motivi sono diversi, a partire dal contratto fino al 2025. Giuntoli si è iscritto alla corsa per Greenwood, però al contempo ha messo nel mirino anche un altro mancino che ama partire largo a destra: Edon Zhegrova. Il 25enne nazionale kosovaro ha collezionato 11 gol e 9 assist con quel Lilla da cui negli ultimi mesi la Juve ha ingaggiato prima Weah e poi Djalò.

Fonte: Gazzetta.it