Al Ferraris il tasso di adrenalina è alto e il motivo è piuttosto chiaro. Il Genoa contro il Bologna saluta la Serie A dopo una parentesi piuttosto lunga, ma l'aria che si respira non è certo da funerale sportivo. Quindici anni tra diverse gioie e qualche sofferenza non si cancellano di colpo, ma non bastano comunque a spiegare l'atmosfera che il popolo rossoblù ha riservato a Criscito e compagni per l'ultima gara stagionale nella massima categoria.
C'è entusiasmo, molto, ed è figlio di un progetto nato da poco, ma già capace di infondere la giusta dose di ottimismo per un futuro che in gradinata sperano possa tornare a brillare in fretta e anche più del recente passato. Il cambio di società non sarà riuscito nel disperato intento di salvare una stagione a conti fatti già compromessa, ma ha gettato basi che i tifosi reputano importanti e affidabili. Servirà rimboccarsi le maniche per evitare che gli auspici rimangano tali, perché ovviamente ci sarà bisogno di trasformare il tutto in certezze solide dalle quali ripartire.
Una certezza per la squadra
Dagli spalti continueranno a fare il proprio dovere, non c'è dubbio su questo. L'affetto dimostrato oggi in una gara senza alcun motivo di classifica è l'ennesima dimostrazione del legame tra la piazza e la squadra, destinato a non svanire. Non lo scalfisce la delusione, non lo porta con sé lo sconforto del momento.
Lo sanno bene Blessin, lo ha ribadito insieme a Gudmunsson prima del calcio d'inizio: oggi si gioca per chiedere scusa e ringraziare i tifosi per il sostegno incondizionato. E allora sì che improvvissamente un match all'apparenza inutile assume un valore particolare: porre la prima pietra dalla quale ripartire. Insieme, spinti dall'"Orgoglio Rossblù", come recita lo striscione esposto in questi minuti dalla Nord.
Il messaggio di Blessin ai tifosi prima del match
Alexander Blessin ha voluto parlare proprio alla piazza prima del calcio d'inizio di Genoa-Bologna. Lo ha fatto tramite i microfoni di DAZN: "Oggi giochiamo solamente per i tifosi. Questo è ciò che ho detto alla squadra ed è chiaro. Dobbiamo chiedere scusa ai tifosi per come è finito questo viaggio. E' stato molto difficile, lo sapevo prima di venire qua.
Alla fine realizzi cosa è successo, ma non c'è tempo per piangersi addosso. Oggi serve il primo segnale come squadra. Dobbiamo mostrarlo ai tifosi perché il loro supporto è stato davvero incredibile. Li ringraziamo e chiediamo scusa. Dobbiamo pensare al passo successivo, prepararci al meglio per tornare di nuovo in Serie A".