Oggi, martedì 12 luglio comincia ufficialmente una nuova grande avventura su DAZN: lo speciale "Inside" dedicato ai ritiri delle squadre di Serie A TIM. Il primo contentuto del nuovo format sarà dedicato al neopromosso Monza e alla sua "casa", Monzello, di cui DAZN offre uno sguardo esclusivo e inedito prima dell'avvio ufficiale della stagione 2022-2023.
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Monzello, la casa del Monza
Se vi capitasse di raggiungere Monzello in questo periodo, probabilmente la sensazione immediata che provereste sarebbe quella del 'nuovo', del 'bello', della 'grande novità'. D'altronde, spesso i risultati vanno di pari passo con le strutture. Spesso, ma non sempre. Servono poi motivazione, entusiasmo e denaro. E a Silvio Berlusconi, beh... tutto ciò non manca. Con lui non è stata solo la squadra a salire di categoria, ma anche il centro sportivo di Via Ragazzi del '99 si sta godendo una personalissima promozione.
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Ogni giorno migliora, i lavori sono tuttora in corso e andranno avanti finché la casa biancorossa non sarà al top in tutto e per tutto: la cura del particolare, la determinata posizione dello stemma del club, i cartelloni pubblicitari, la palestra, gli spogliatoi, le luci, le panchine, i campi (perfetti) della Prima Squadra e del settore giovanile, l'ingresso che porta al piano superiore dove c'è la segreteria, i parcheggi, il box della sicurezza... Insomma, nulla è lasciato al caso e tutto è meglio di prima. E se si considera che già da anni il centro è di alto livello, provate a immaginarlo tra qualche mese, tra qualche anno. Questo è Monzello: la casa del Monza. Del nuovo Monza.
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Lo speciale "Inside" di DAZN sui ritiri: prima fermata Monza
L'occasione per dare un'occhiata c'è stata lo scorso 5 luglio, quando il team di DAZN ha fatto visita alla squadra per lo speciale "Inside" (l'integrale uscirà martedì), nuovo prodotto ad hoc sui ritiri pre-season: una chiacchierata con Andrea Ranocchia, che per la prima volta dal 2011 inizia una stagione con una maglia diversa da quella della sua Inter (da allora ha cambiato solo per Hull City e Sampdoria, ma era gennaio).
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Poi Dany Mota Carvalho, attaccante portoghese tra gli assoluti protagonisti dell'ultima Serie B, ma soprattutto Giovanni Stroppa, uno che ultimamente non ha sbagliato, praticamente, nulla.
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Prima stagione al Monza e prima Serie A di sempre nella storia del club: "Il Dottor Galliani, quando ci siamo ritrovati, ci ha detto: Sono serviti 110 anni per arrivare qui, ora non possiamo rovinare tutto in 12 mesi". Tradotto: al momento, l'obiettivo resta la salvezza. Poi, come si dice in questi casi, si vedrà. "Non voglio figurine – spiega il mister, senza tanti giri di parole -, ma calciatori funzionali e con tanto entusiasmo". L’entusiasmo, appunto: per fare strada basterebbe la metà di quello che Stroppa ha dentro e non ha paura a esternare.
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La carica di mister Stroppa, di Berlusconi e dell'ambiente
Sorridente e rilassato, "perché le partite ufficiali sono ancora lontane: è il momento migliore per fare questa intervista", se la ride di gusto. E come dargli torto, tuttavia ascoltandolo mentre passeggiamo sul campo sul quale ogni giorno allena i suoi ragazzi facciamo fatica a pensare che non sia, in queste settimane, uno degli allenatori più carichi al mondo. E non solo perché, sul mercato, si fanno nomi enormi per una realtà come questa (tra i tanti anche quello di Mauro Icardi: fantasia o meno, lo dirà il tempo), ma soprattutto perché da queste parti c'è fame, tantissima fame. Ce l'ha Berlusconi, ce l'ha Galliani, ce l'hanno i calciatori, di certo Stroppa. Un ottimo tecnico e una persona estremamente intelligente. E proprio per questo sa che 'ambizione' fa rima con 'pressione': quella che accompagna ogni allenatore, fa parte del gioco. La differenza sta nel saperla gestire. Vale soprattutto in Italia, vale anche per il Monza. Un nuovo Monza che vuole continuare a sognare e stupire. Anche in Serie A.