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Calcio

Insulti razzisti a Vinicius, sentenza storica: tre tifosi del Valencia condannati a 8 mesi

Filippo Maria Ricci
Insulti razzisti a Vinicius, sentenza storica: tre tifosi del Valencia condannati a 8 mesiN/A
L'attaccante del Real Madrid, lo scorso 21 maggio, denunciò il comportamento del pubblico di casa. Infantino: "Soddisfatto della decisione presa dalle autorità spagnole. È un passo positivo"

Una sentenza storica per il calcio spagnolo e la lotta contro il razzismo negli stadi. Il tribunale di Valencia ha condannato 3 tifosi del Valencia a una pena di 8 mesi di reclusione e un Daspo di due anni per gli insulti razzisti proferiti contro il giocatore del Real Madrid Vinicius nella sfida tra le due squadre giocata a Mestalla il 21 maggio del 2023.

Partita passata dalle pagine sportive a quelle di cronaca per il pessimo comportamento di alcuni tifosi del Valencia, con la denuncia di Vinicius e il sostegno ottenuto subito pubblicamente da Carlo Ancelotti. La sentenza di oggi è storica perché porta con sé la prima condanna a tifosi accusati di razzismo in uno stadio spagnolo, e per questo è stata celebrata con enfasi dalla Liga, che aveva promosso il procedimento penale nei confronti dei tifosi impegnandosi a fondo nel caso. C’è voluto del tempo, ma dopo vari tentativi andati a vuoto per denunce analoghe presentate dallo stesso Vinicius e da altri giocatori della Liga, è arrivata la condanna per “Attentato contro l’integrità morale con l’aggravante della discriminazione per motivi razziali”.

"Sono soddisfatto dell'azione ferma e decisa delle autorità spagnole - ha dichiarato il presidente della Fifa attraverso il suo profilo ufficiale Instagram -. È un passo positivo. Non possiamo più accettare ciò che accade negli stadi e sui campi. Il nostro messaggio alle persone che ancora hanno un atteggiamento razzista è: non vi vogliamo. Vanno escluse, non fanno parte della nostra comunità e del calcio. Insieme spingeremo per il riconoscimento del razzismo come reato penale in ogni paese del mondo. E dove è già così, come in Spagna, per processi con la severità che meritano".

Fonte: Gazzetta.it