Quattro gol per sbarazzarsi del Cagliari e diciassette giornate per tornare in vetta alla Serie A TIM. L'Inter è la nuova capolista e il tecnico Simone Inzaghi non ha mai avuto dubbi: "Anche quando eravamo in ritardo ero fiducioso. Siamo stati bravi a ricucire lo strappo con Milan e Napoli, ma ora dobbiamo guardare avanti" ha commentato ai nostri microfoni.
Venticinque titolari
"I ragazzi sono stati bravissimi, dopo le coppe tutte le squadre hanno fatto fatica ma noi abbiamo interpretato bene la partita contro il Cagliari e non era facile" ha ribadito l'allenatore dell'Inter a fine partita.
Merito anche di un turnover ragionato che sta dando i propri frutti: "Fin da inizio stagione ho sempre avuto risposte importanti dai cambi. Indipendentemente da chi gioca, nonostante i problemi degli ultimi mesi, non cambiano i risultati. In attacco stanno tutti facendo molto bene e ho sempre risposte positive da chi chiamo in causa".
Il cambio tattico
Rispetto all'Inter scudettata di Conte qualcosa in campo è cambiato e i numeri stanno dando ragione a Simone Inzaghi, nonostante gli addii eccellenti in estate: "Abbiamo alzato il baricentro e le pressioni, con i giocatori a disposizione dovevo farlo. Abbiamo trovato un ottimo equilibrio occupando gli spazi, dobbiamo continuare così. La strada è lunga".
Proprio riguardo alla scorsa estate Inzaghi ha ricordato: "Pensavo solo di non avere Hakimi, poi ho perso Eriksen e Lukaku. Ho la fortuna di avere una grande società, abbiamo lavorato e cercato giocatori funzionali che potessero aiutarci. Stiamo facendo bene e il nostro obiettivo era andare agli ottavi di Champions, ce l'abbiamo fatta con un turno d'anticipo e in campionato abbiamo ricucito lo strappo".
Martinez resta rigorista
"Martinez deve continuare a lavorare così, va in gol da quattro presenze ma è un giocatore che lavora tanto in campo e in allenamento. Sono molto soddisfatto di Lautaro".