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Coppa Italia

Inter, Pep e le Coppe: poi un occhio al futuro nerazzurro

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Inter, Pep e le Coppe: poi un occhio al futuro nerazzurroGetty Images

La sconfitta di Napoli non ha cambiato il destino dell'Inter. Vale per la classifica e il morale della squadra, che considerando la penalizzazione della Juventus dovrà conquistare un solo punto nelle prossime due giornate per strappare aritmeticamente il pass per la prossima Champions League.

Il 3-1 subito domenica non ha cambiato il destino nerazzurro, contando inoltre la partita da dimenticare di Gagliardini, che ha inciso nell’economia della partita e del risultato. Insomma, il momento positivo non tramonta con il k.o. del Maradona (a proposito, con la vittoria di domenica Spalletti ha battuto almeno una volta tutte le avversarie della Serie A). Così Inzaghi, in vista in particolare della finale contro il Manchester City, può restare fiducioso. Anche guardando al proprio futuro, alla conferma per la stagione 2023-24. Ribadita, ancora una volta e con convinzione totale, dall’a.d. Giuseppe Marotta nella giornata di ieri: “Sarà con noi anche il prossimo anno”. Una dichiarazione importante, netta, ufficiale: il meglio che un allenatore possa aspettarsi alla vigilia della prima di tre finali (contiamo anche la sfida contro l’Atalanta di sabato sera: con un punto, Champions al sicuro) che si giocherà da domani al 10 giugno. Si parte da Roma con la Coppa Italia, contro la Fiorentina.

Alessandro Bastoni, InterGetty Images

Domani con la viola

A Napoli c’è stato un maxi-turnover. E rispetto all’“undici-tipo” solo Onana, Bastoni e Barella sono stati schierati dal 1’. Un chiaro segnale della gestione del campionato e di quanto il focus fosse già sulla gara di domani: contro la Viola torneranno i titolarissimi, con il solo Handanovic come novità (per il portiere sloveno potrebbe essere una delle ultimissime presenze con l’Inter). Per il resto, possibile la “squadra-Champions” con Darmian, Acerbi e Bastoni in difesa. Dumfries e Dimarco sugli out con Barella, Brozovic e Calhanoglu in mezzo (Mkhitaryan è indisponibile). Davanti, nonostante l’ottimo momento di forma e realizzativo, Lukaku dovrebbe partire dalla panchina con Dzeko e Lautaro titolari. Se così fosse Inzaghi proseguirebbe sulla strada della “doppia Inter” da coppa e campionato. In vista di Istanbul, però, dietro potrebbe tornare a disposizione un certo Skriniar, del quale si è parlato pochissimo negli ultimi mesi. Vuoi per l’infortunio che via via è peggiorato dopo il ritorno degli ottavi contro il Porto, vuoi per un futuro che lo vedrà raggiungere presto Parigi e il Paris-Saint Germain.

Sguardo al futuro

Ad aprile il difensore slovacco si era sottoposto a un intervento chirurgico endoscopico al rachide lombare, presso la Clinique du Sport di Merignac e nell’allenamento di questa mattina ad Appiano Gentile ha lavorato a parte, anche con il pallone. Un segnale positivo che permette di non considerare impossibile un recupero per il 10 giugno. E qualora tornasse totalmente a disposizione, toccherebbe poi a Inzaghi scegliere la difesa che in questo periodo ha dato ampie garanzie, guadagnandosi la finale di Champions, oppure modificandola rilanciando un pilastro degli ultimi anni. Scelta non facile. Ma meglio poterle fare, certe scelte. Restando in difesa e tornando sulle parole di Marotta, l’Inter ha confermato il forte interesse per Giorgio Scalvini, classe 2003 che l’Atalanta valuta non meno di 40 milioni di euro. Età diversa (quattro anni in più), ma valutazione simile per Davide Frattesi, gioiello del Sassuolo destinato a salutare con un anno di ritardo (l’estate scorsa fu vicino alla Roma): rappresenterebbero due inserimenti importanti, italiani, giovani, di prospettiva. Proprio quello che la famiglia Zhang sta cercando, considerando che le spese folli in questo periodo storico non sono concesse.

Napoli Inter Serie A giornata 36Getty

A Istanbul per la storia

Meglio i parametri zero e se dovessero rivelarsi necessari alcuni investimenti, cifre da 30-40 milioni sarebbero destinate per elementi giovani, ma pronti da subito. Validi per il presente e per il futuro: vedi, appunto, Scalvini e Frattesi. Per entrambi, comunque, ci sarà da lottare considerando i tanti club interessati, soprattutto per il primo. Quindi, tempo al tempo. Anche quello che porterà alla finale di domani in Coppa Italia, ma soprattutto quello che porterà a Istanbul. Da quella notte dipenderà molto del futuro dell’Inter: già sereno dopo i recenti, ottimi risultati. Ma che potrebbe diventarlo ancora di più, economicamente e tecnicamente, se riuscisse a battere il City. Un’impresa, probabilmente, ma chi avrebbe pronosticato Inzaghi in finale di Champions a inizio stagione? Provarci, crederci e osare sarà un dovere.