Una corsa inarrestabile che, adesso, lancia definitivamente il conto alla rovescia per il titolo in casa nerazzurra. Fatti i dovuti scongiuri da parte dei tifosi, i 15 punti di vantaggio accumulati in classifica sulla Juventus rappresentano un margine di sicurezza che consente all’Inter di vedere il traguardo della seconda stella all’orizzonte. Sia per il ritmo che la truppa di Inzaghi sta tenendo da inizio anno, con un filotto di nove vittorie consecutive (dodici contando anche le coppe). Sia per la discontinuità di chi insegue, che nell’ultimo mese ha visto più che raddoppiare il distacco in classifica dalla capolista. Contro i liguri, i nerazzurri hanno capito che per raggiungere l’obiettivo scudetto ci sarà ancora da sudare, ma il ritmo sostenuto degli ultimi due mesi può portare al traguardo nel giro di poche giornate.
A conti fatti, proseguendo l’attuale serie positiva, la matematica conquista del tricolore potrebbe arrivare al più tardi nel prossimo derby contro il Milan, il 21 aprile. Questo, logicamente, ipotizzando che a ogni successo dei nerazzurri nelle prossime cinque giornate corrisponda un identico risultato dei bianconeri, che arriverebbero così a 15 punti di distacco a sei giornate dal termine del torneo. In quel caso, un successo contro i “cugini” e un contemporaneo pari (o una sconfitta) dei bianconeri, renderebbe l’Inter irraggiungibile. Perché, lo ricordiamo, in caso di arrivo a pari punti ci sarà lo spareggio per assegnare il tricolore. L’occasione è ghiotta, Inzaghi lo sa e i tifosi hanno già cerchiato in rosso la data del 21 aprile, ma di questo passo la festa potrebbe arrivare prima. Anche perché, dopo aver archiviato un mese di fuoco con le sfide contro Fiorentina, Juve e Roma precedute dalla Supercoppa e immediatamente seguite dall’andata degli ottavi di Champions contro l’Atletico, da metà marzo in poi il calendario appare decisamente in discesa.
Inzaghi e i suoi se la vedranno adesso con un Bologna in gran forma (in trasferta) e, dopo il ritorno di Champions contro i colchoneros, sfideranno il Napoli a San Siro. Dopo la sosta per le nazionali, però, è in programma un trittico sulla carta abbordabile composto da Empoli (in casa), Udinese e Cagliari (ancora al Meazza). In tutto, dunque, tre impegni casalinghi e solo due “insidie”, quelle costituite dai rossoblù e dai campioni d’Italia uscenti. Per quanto sia lecito ipotizzare rotazioni da parte del tecnico piacentino in ragione degli impegni europei, lo scudetto resta l’obiettivo principale, quello da cui - come sottolineato dallo stesso Inzaghi dopo la vittoria contro l’Atalanta - non va minimamente distolto sguardo e pensiero. Ecco perché, al netto dei calcoli inevitabili, lo scopo della truppa resta quello di vincere ogni partita. Per tagliare un traguardo atteso da tempo, quello della seconda stella. Ma anche per poter riservare energie fisiche e nervose per quella Champions sfiorata l’anno scorso. Spuntato anche l’impegno contro il Genoa, seppur con un pizzico di fatica e qualche patema, adesso per la matematica certezza mancano ancora 19 punti (la Juventus può arrivare al massimo a 90; l'Inter è a 72). Sempre che dietro non inciampino ancora, riducendo ancora quel conto alla rovescia che il popolo nerazzurro ha già fatto partire.
Fonte: Gazzetta.it