Kallon, Recoba, Ventola, Vieri, Pazzini, Correa. Tre decenni diversi, una statistica in comune: esordio con vittoria e doppietta in maglia nerazzurra. L’Inter torna dal Bentegodi con altri tre punti, trova la seconda vittoria consecutiva e lo fa ancora nel segno dei nuovi acquisti.
Dopo aver avuto Dzeko e Calhanoglu protagonisti alla prima, è Joaquin Correa a prendersi la scena con una doppietta da urlo. Appena arrivato dalla Lazio, con un solo allenamento con i nuovi compagni, l’attaccante argentino si è inserito alla grande nel nuovo mondo interista.
Favorito dalla conoscenza delle idee calcistiche di Inzaghi, il nuovo numero 19 dell’Inter ha deciso la partita nel giro di undici minuti.
Il gol che non ti aspetti dopo 4 anni
Correa è arrivato a Milano portandosi dietro un’etichetta non troppo positiva per un attaccante: “è bravo, ma segna poco”, si diceva di lui. E i numeri italiani dell’argentino sotto questo aspetto non mentono: 3 gol alla Sampdoria nel 2015-16, 5 al primo anno alla Lazio, poi 9 e 8. Insomma, non è mai andato in doppia cifra.
Per caratteristiche tecniche poi, in pochi si sarebbero aspettati un gol di testa dal Tucu. Lo ha ammesso lui stesso nel post partita: non succedeva da 4 anni con l’ultimo fatto ai tempi del Siviglia nel 2017.
Simone Inzaghi ha insistito tanto per averlo di nuovo in squadra e, dopo appena una manciata di minuti, ha già avuto ragione. Nell’Inter 2021/22, Correa può giocare sia con Dzeko che con Lautaro, risultando così fondamentale anche nella rotazione delle scelte. Avere un attacco profondo, si rivelerà fondamentale quando inizierà anche la Champions League.
Il ritorno del Toro: Lautaro arriva a 50 gol
Nuovo simbolo dell’Inter post Lukaku, Lautaro Martinez è tornato dalla squalifica e ha segnato. Con il colpo di testa dell’1-1, il Toro è arrivato a 50 gol con la maglia dell’Inter, una media di una rete ogni 174 minuti, praticamente una ogni due partite.
Con la partenza del belga e un rinnovo imminente, Lautaro è diventato il faro nerazzurro, al termine di un’estate iniziata con incertezze ma conclusa, grazie al lavoro di Marotta e Ausilio con acquisti importanti ed estremamente funzionali.
La forza della difesa e il "contiano" Vidal
L’Inter a Verona ha vinto una partita rimasta in bilico fino all’ultimo, ma senza mai farsi schiacciare dalla squadra di Di Francesco. Anche in questo caso, i numeri sono eloquenti: al Bentegodi l’Inter ha subito un solo tiro in porta, quello del gol di Ilic, arrivato dal grave errore di Handanovic.
Il capitano nerazzurro è il giocatore che dall’inizio della scorsa Serie A TIM ha commesso più errori che hanno portato a gol avversari, ma davanti a lui il muro regge eccome. Skriniar, De Vrij e Bastoni hanno iniziato la stagione senza patire il cambio d’allenatore e, aspettando test più probanti, rimangono una certezza di questa squadra.
Merita una menzione anche Arturo Vidal. Il cileno, dopo gol e assist alla prima giornata, ha servito a Darmian il pallone chiave che ha poi portato al 2-1. Sembrava in partenza e invece rimarrà: può essere lui, il giocatore più contiano di tutti, un importante acquisto in più per Inzaghi?