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Calcio

Inter, è l'ora di Asllani: il vice silenzioso, titolare a Verona per convincere Inzaghi

Marco Fallisi
Inter, è l'ora di Asllani: il vice silenzioso, titolare a Verona per convincere InzaghiN/A
Il turco al Bentegodi andrà in panchina: l'ex Empoli si riprenderà una maglia dal 1'. Un'occasione importante in chiave futura

Raccontava Kristjan Asllani che, se dovesse scegliere un attore per interpretare il film della sua vita, andrebbe dritto su Christian De Sica: "Mi sta molto simpatico e ho visto molti dei suoi film". Non fa una piega: al botteghino i cinepanettoni sbancano sempre. Il fatto è che l’Inter, seppure solo per un pomeriggio, dovrà fare a meno del regista del kolossal da scudetto, Calhanoglu, e allora guai a fare flop: domani, per riprendere a correre con il Verona e tenere il passo da vertice in questo campionato così equilibrato, servono scene e inquadrature perfette, chi dirigerà lì in mezzo dovrà essere all’altezza. Asllani, il vice designato, si sente pronto, aspetta il suo momento praticamente da due anni e non ha intenzione di perdere altri treni, come è già successo parecchie volte in questa stagione: da agosto a oggi l’Inter ha giocato già 6 delle 16 partite stagionali senza Calha (un terzo del totale, non poco) e lui, Kristjan, lo ha sostituito solo in un’occasione, a Monza, quando Inzaghi aveva lasciato in panchina il turco per motivi di turnover. Nelle altre, quando Calhanoglu era fuori per infortunio, Asllani è rimasto a guardare per... gli stessi motivi: non era al meglio nemmeno lui. I pianeti adesso sembrano essersi quasi allineati. Per prima cosa, gli accertamenti di ieri su Calhanoglu hanno escluso lesioni e derubricato il guaio muscolare del turco, da potenziale ricaduta dopo il ko di un mese fa agli adduttori della coscia sinistra a elongazione di fatto già smaltita: il turco non è al meglio, non si allena da una settimana ma domani andrà in panchina al Bentegodi. Inzaghi partirà con l’idea di risparmiarlo per poterlo schierare di nuovo dal 1’ martedì contro il Lipsia. Sarebbe il percorso più logico e prudente per evitare altre noie a uno dei motori dello scudetto, ma nei fatti molto dipenderà dall’andamento della partita di Verona: se l’Inter dovesse avere bisogno di lui, Calha non si tirerebbe indietro. E qui arriviamo al secondo punto: se Inzaghi rispetterà le gerarchie di inizio stagione, domani davanti alla difesa giocherà Asllani, "il vice naturale di Calha, cresciuto tanto in questi anni", per dirla con lo stesso Simone. Nel caso contrario, il tecnico nerazzurro si affiderà a una regia alternativa, come ha già fatto nella seconda metà di ottobre: nelle cinque partite senza Calhanoglu — incluse la trasferta di Roma, dove il turco alzò bandiera bianca dopo una manciata di minuti, e la partita con il Venezia, quando rimise piede in campo dopo l’infortunio giocando uno spezzone da subentrato — Inzaghi ha consegnato la guida dell’Inter a uno tra Barella e Zielinski. Due mezze ali di grande esperienza e duttilità tattica riadattate registi: l’azzurro e il polacco si sono divisi partite e avversari, con risultati non sempre convincenti, anche se l’Inter non ha mai sbandato. E Zielinski, al debutto nel ruolo di vice Calha contro la Juve, ha sostituito il turco in maniera impeccabile dal dischetto: la doppietta su rigore nel derby d’Italia ha esaltato i tifosi interisti prima che Yildiz e la rimonta bianconera rovinassero la festa. Asllani ora chiede una chance per confermare che l’intuizione avuta due anni fa dai dirigenti nerazzurri era quella giusta: su di lui l’Inter ha investito 14 milioni e la fiducia del club, che gli ha da poco rinnovato il contratto fino al 2028, andrà ripagata prima o poi. Diciamo più prima che poi: da qui in avanti Kristjan si gioca il futuro, farsi trovare pronto anche solo per 90 minuti può cambiare tutto. Chiedere a Calhanoglu per conferma: in fondo, la sua storia al centro dell’Inter è iniziata così, vero Barça?

Fonte: Gazzetta.it