Finisce 0-0, ma l’Inter a Manchester fa una gran bella figura. È la prima squadra a non perdere col City tra Premier e Champions quest’anno, la prima a non concedere gol né alla squadra di Guardiola né a Erling Haaland, che deve rinviare l’appuntamento con la rete numero 100 in maglia City (alla partita 104) e in Premier viaggia con 9 centri in 4 gare. I nerazzurri all’Etihad (dove in Champions non vince nessuno dal settembre 2018 nei 90’) non hanno fatto barricate: hanno giocato alla pari, lasciato ai signori della Premier il possesso palla, ma hanno avuto le loro occasioni. E mostrato che Pep non è stato solo un buon padrone di casa quando considera la squadra di Inzaghi come una delle favorite della Champions.
Più City in generale, ma pochissimo di più se si esclude il forcing finale tanto chee il pareggio è il risultato più giusto. Guardiola, che ha perso De Bruyne per infortunio all’intervallo (l’Inter non porta bene al belga, fermato da un problema muscolare anche nella finale di Istanbul), non ha capito come aggirare l’attenta difesa dell’Inter, bravissima a fermare Haaland (anche col fisico di Acerbi). Ci ha provato all’inizio con le fasce, ma Savinho è durato un tempo e Grealish si è spento col passare dei minuti dopo un buon inizio. Haaland ha avuto una sola occasione, ben sotto i suoi standard. Inzaghi ha indovinato le scelte, come Lautaro e Mkhitaryan inizialmente fuori (ma il capitano è stato pericoloso quando è entrato), e soprattutto il piano tattico: intasare gli spazi, quelli in cui il City va a nozze, e giocare sempre con l’idea di poter essere pericoloso.
Il rimpianto più grande è quando Darmian a inizio ripresa si è inventato un colpo di tacco in area anziché tirare, ma anche le occasioni di Mkhitaryan e Lautaro nella ripresa hanno fatto disperare Inzaghi. Quelle rare volte in cui la difesa dell’Inter è andata in difficoltà ci ha pensato Sommer Match bloccato per la prima mezz’ora, più vivo poi col City che fa possesso palla senza mordere troppo e l’Inter comunque pericolosa. Si riparte senza gol e con Guardiola che toglie l’acciaccato De Bruyne e Savinho per Foden e Gündogan: il nazionale inglese, che si piazza centrale, ha subito una chance ma e la ha anche l’Inter con un affondo in cui Darmian sceglie un improbabile colpo di tacco in area facendo disperare Inzaghi, che al 65’ chiede aiuto a Lautaro. Il capitano e Mkhitaryan hanno due grosse chance, ma nel finale il City alza i giri e diventa sempre più pericoloso dalle parti di Sommer. Il portiere non si distrae e l’Inter esce dall’Etihad con un convincente pareggio.
Fonte: gazzetta.it