La stagione di Lautaro Martinez si sta rivelando più complicata del previsto. Non solo perché in difficoltà sotto porta rispetto alla scorsa stagione da cannibale - oggi è a quota 5 gol dopo 12 partite di campionato, nella scorsa Serie A a questo punto era già a 12 centri - ma anche per i tantissimi chilometri che il Toro ha dovuto caricarsi sulle spalle durante ogni sosta nazionali. Venerdì scorso è volato ad Asunción per la trasferta di qualificazioni Mondiali contro il Paraguay, poi ha fatto rientro a casa, in Argentina, dove nella notte tra martedì e mercoledì sfiderà il Perù. In Italia, Lautaro Martinez farà ritorno solo giovedì: con la ripresa del campionato nerazzurro fissata per sabato al Bentegodi contro il Verona, Inzaghi adesso valuta se giocarsi la carta Toro dall'inizio o se concedergli un po' di riposo. La tendenza, almeno finora, è stata però chiara: Inzaghi dopo le pause nazionali che ci sono state in questo avvio di stagione (inizio settembre e metà ottobre) non ha mai rinunciato a Lautaro. Tra il 6 e il 10 settembre l'attaccante nerazzurro ha giocato per l'Albiceleste contro Cile e Colombia, ma una volta rientrato in Italia, a Monza ha giocato titolare. Stesso discorso per la pusa successiva: 6' in campo il 10 ottobre in Venezuela, 73 contro la Bolivia il 16 e titolare (e decisivo) appena quattro giorni dopo nella trasferta dell'Olimpico contro la Roma.
Questa volta, però, le scelte del tecnico nerazzurro potrebbero cambiare: in primis perché la ripresa è fissata già per sabato, poi perché Lautaro è stato - e sarà - più impiegato rispetto a Taremi. Ecco perché questa volta, a Verona, l'iraniano potrebbe davvero trovare spazio dal 1'. E magari rompere un digiuno di gol che con l'Inter regge da più di un mese e mezzo (il 1° ottobre in Champions contro la Stella Rossa l'unico gol, peraltro su rigore, dell'ex Porto in nerazzurro).
Fonte: gazzetta.it