C'è una frase che vale come manifesto programmatico dell’Inter. E che ha un sapore speciale, perché rafforza la festa, dà l’idea di quello che ha in testa il club di Zhang. "Questo ciclo non è neanche arrivato a metà": parola di Beppe Marotta. C’è già voglia di rilanciare. Come il giocatore che al casino fa il pieno alla roulette ed è ancora lì, a puntare, a giocare, a ragionare. L’Inter di domani è stata già impostata, con gli acquisti da tempo definiti di Taremi e Zielinski. Ma non è finita qui. Perché la società ha voglia di inserire in organico un grande attaccante. E Marotta in pratica conferma l’obiettivo di regalare a Inzaghi un organico più ampio: "Un’altra punta? La prossima stagione ci saranno tantissime partite e tante competizioni, tra cui il Mondiale per club. La rosa deve essere puntellata al meglio, dobbiamo fare sempre i conti con la sostenibilità. Faremo un mercato creativo". Creatività, evidentemente, vuol dire saper fare di necessità virtù. E quindi essere aperti anche all’idea di cedere qualche protagonista. Marotta ha chiarito: "Vogliamo confermare tutti, nessuno ci ha manifestato l’intenzione di andare via, non ci sono partenze in programma". Ma poi ha anche precisato: "Ausilio e Baccin devono avere alternative a eventuali partenze, in passato abbiamo dimostrato di saperlo fare, in fondo questo scudetto è arrivato dopo aver cambiato 12 giocatori. Spesso quando vendi un giocatore passi per quello che vuole smobilitare, ma siamo forti a prescindere". È bene però restare sintonizzati sul piano A, quello che non prevede uscite dei big. "Non cederei nessuno di questa squadra", ha aggiunto il d.s. Ausilio. Creatività, allora, nella migliore delle ipotesi vorrà dire racimolare soldi con cessioni minori o comunque di giocatori di proprietà ma non nel giro della prima squadra, leggi Valentin Carboni. Per il grande colpo in attacco servono risorse. L’idea principe è quella che porta a Joshua Zirkzee. Per l’olandese del Bologna serve almeno avvicinarsi a quota 60 milioni, ma non è detto che bastino. Di sicuro, nella testa di Inzaghi e della società c’è la volontà di non correre più i rischi affrontati quest’anno, quando le sorti stagionali nerazzurre, almeno dal punto di vista offensivo, sono state appese al rendimento di Thuram e Lautaro. Mai più con due sole punte di livello. E dunque, va bene Taremi. Ma il piano è quello di costruire due coppie di alto livello. L’Inter potrebbe in linea teorica giocare fino a 69 partite, nel 2024-25. Per allungarsi la vita sia in campionato sia in Europa, l’obiettivo individuato è l’attaccante. E per Zirkzee il club nerazzurro ha un jolly importante da giocarsi ed è quello di Fabbian. In attacco l’Inter è destinata a salutare Sanchez, al quale non sarà rinnovato il contratto in scadenza. Arnautovic con ogni probabilità resterà, nonostante il suo rendimento sia stato molto al di sotto delle aspettative. Sull’austriaco c’era stato l’interesse di due club arabi a gennaio, ma non ha avuto seguito. C’è poi il capitolo Correa, che - a meno di una vittoria dell’Europa League da parte del Marsiglia - tornerà a Milano. Al Tucu andrà cercata una sistemazione, difficile immaginare che possa far parte dell’Inter che verrà. L’Inter vuole alzare il livello. Vuole una squadra dominante in Italia anche la prossima stagione, che sappia tentare pure l’attacco all’Europa. Ecco perché ha già prenotato Taremi e Zielinski. Ecco perché la voglia di fuochi d’artificio non è finita ieri sera al Duomo.
Calcio
Inter, in attacco si cambia: via Sanchez, Arnautovic resta, arriva Taremi. E poi tutto su Zirkzee
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