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Inter, Inzaghi: "Confronto con società? C'è quotidianamente"

Lorenzo Rigamonti
Inter, Inzaghi: "Confronto con società? C'è quotidianamente"DAZN

A San Siro vince la Fiorentina: io tecnico nerazzurro Simone Inzaghi ha commentato la sconfitta per 1-0 contro i viola nel post partita targato DAZN.

Le parole di Inzaghi a DAZN

Partita

“C’è grandissima delusione. Abbiamo perso due partite consecutive in casa davanti a un pubblico meraviglioso. Dobbiamo lavorare di più, io per primo. Ho visto la squadra che ha fatto il massimo per quello che avevamo preparato. Dobbiamo essere più cattivi nelle situazioni. Abbiamo avuto tante palle gol che avremmo dovuto sfruttare. Sull’impegno della squadra non posso dire nulla. Sapevamo la difficoltà della partita. Un risultato che ci fa guardare in modo diverso la classifica”.

Cambi in corsa

“Penso che più andava avanti la partita più la squadra perdeva lucidità. Indipendentemente dal numero di attaccanti, i giocatori sono entrati bene. Se avessimo giocato ancora un tempo non so se sarebbe cambiato il risultato. Chiaramente volevamo un’altra classifica e un altro risultato”.

Difficoltà realizzative

“Per quello che riguarda gli attaccanti, l’anno scorso siamo stati il migliore attacco e quest’anno siamo il secondo. Ma è dal 2023 che stiamo segnando di meno. Gli attaccanti passano questi momenti, bisogna lavorare ancora più duramente. Questo sarà un mese molto intenso. Adesso conta il sudore e cercare di recuperare più giocatori possibile. C’è bisogno di tutti, vogliamo risultati diversi. Prestazione? Ero molto più arrabbiato dopo la Juventus”.

Lukaku

“Se avesse fatto due gol sarebbe stata giudicata la prestazione in modo diverso. La cosa principale è creare tante occasioni e fare i movimenti che l’allenatore richiede. Di occasioni ne abbiamo avute tantissime, non mi soffermerei solo su Romelu”.

Umore spogliatoio

“Non dei migliori. Però fa parte del calcio. I giocatori sono lucidi nell’analizzare le partite e nel non farsi condizionare dal risultato”.

Confronto con società

“Quello c’è quotidianamente. Con società e giocatori. Bisogna continuare a lavorare di più perché quello che stiamo facendo in questo momento non basta”.