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Inter, Inzaghi: "Sarà una brutta nottata. Serviva più convinzione"

Lorenzo Rigamonti
Inter, Inzaghi: "Sarà una brutta nottata. Serviva più convinzione"DAZN

A margine di Spezia-Inter, anticipo della 26a giornata di Serie A TIM terminato 2-1 in favore dei liguri, il tecnico dell'Inter Simone Inzaghi ha commentato la serata del Picco ai microfoni di DAZN.

Le parole di Inzaghi a DAZN

Risultato

“C’è delusione. Sarà una brutta nottata, ma martedì abbiamo un ottavo di finale. Una sconfitta così fa male ma è avvenuta con modalità diverse dalle altre. Ci voleva un pizzico di cattiveria in più per trovare il gol. Poi sappiamo che il calcio non fa sconti. Anche stasera non ci ha risparmiato. Abbiamo il dovere di andare avanti. I ragazzi stasera hanno messo tutto quello che avevano in campo. Ma dovevamo essere più cinici. C’è un trend negativo in trasferta, ma la squadra ha tenuto il campo bene”.

Rigoristi

“Lukaku e Lautaro sono i nostri rigoristi. Quest’anno non era mai successo fossero in campo tutti e due per un rigore. È stato bravissimo Dragowski, ma non mi soffermerei su questo. Guarderei i 28 tiri, serviva più cattiveria”.

Modificherà le gerarchie dei rigoristi?

“No, i rigoristi sono loro due. Sono bravi tutti e due a tirarli. Di volta in volta sceglieremo”.

Programma

“Torneremo ad Appiano, dormiremo lì. Ci sarà tutto il tempo necessario visto il grande sconforto. Bisogna andare avanti. Siamo andati a salutare i nostri tifosi che erano tantissimi. Non erano contenti, però in campo la squadra ha dato. Ma la sconfitta non ci sta bene”.

Partita

“Abbiamo approcciato bene la gara con convinzione. Abbiamo preso due tiri in porta e preso due gol. A Bologna c’era poco da salvare, ma comunque fuori dobbiamo cambiare questo trend. In trasferta è una sconfitta che fa male. Fra tre giorni abbiamo una partita importantissima per la nostra stagione”.

Difficoltà in trasferta

“Lontano da San Siro è un percorso che non ci soddisfa. Dovevamo avere più convinzione stasera. Manca fortuna? Non ci credo nella fortuna, va cercata. Dovevamo essere più determinati”.