Error code: %{errorCode}

Calcio

Inter, Inzaghi vuole una punta in più. Dumfries resta in bilico, in porta Martinez il preferito

Filippo Conticello
Inter, Inzaghi vuole una punta in più. Dumfries resta in bilico, in porta Martinez il preferitoN/A
La prossima settimana il tecnico vedrà i dirigenti: chiede una rosa più profonda Denzel alle strette

Non solo Simone Inzaghi non ha mai dubitato del futuro interista – non lo ha fatto neanche quando all’orecchio soffiavano i complimenti di certe big di Premier League –, ma il tecnico nerazzurro del presente (e del futuro) ha sempre avuto idee altrettanto chiare su come puntellare la squadra per la difesa dello scudetto. Sarà oggetto di un vertice approfondito sul tema la prossima settimana, adesso che tutta la dirigenza sportiva a partire da Beppe Marotta ha ben chiara la cornice attorno a cui muoversi nella nuova era americana: investimenti oculati soprattutto su giovani talenti di valore e, in generale, saldo a zero tra uscite ed entrate. È il famoso equilibrio che non deve pregiudicare la competitività della rosa grazie alla cara vecchia sbandierata “creatività” della coppia mercato, il nuovo presidente e il direttore sportivo Piero Ausilio.

Insieme, sono riusciti a camminare sul filo senza mai cadere e a costruire delle Inter sempre più forti negli ultimi anni di ristrettezze cinesi: ci sono i presupposti per continuare sulla stessa strada.  Inzaghi si godrà in famiglia il weekend fuori città, ma poi sarà seduto nella solita sala riunioni di viale della Liberazione proprio per l’atteso vertice sul futuro. Il tutto correrà ovviamente in parallelo alla trattiva per il suo rinnovo con l’agente Tullio Tinti, nella speranza di tutti di mettere un punto già per quel giorno. Il resto saranno richieste precise dell’allenatore per allargare un po’ la rosa: in una stagione-maxi, che potrebbe arrivare all’enormità di circa 70 partite con la coda del Mondiale per Club, proprio negli Stati Uniti di Oaktree, servono innesti mirati. Ad esempio, Simone di attaccanti ne vuole cinque e non quattro come nell’ultima stagione: se un nome di peso arriverà solo nel caso di uscita di Arnautovic (piace sia in Turchia che alla Fiorentina), il quinto attaccante da aggiungere sarà necessariamente un giovane per ragioni di lista. Meglio ancora se formato in casa come Andrea Pinamonti, appena retrocesso col Sassuolo.

La questione dell’esterno destro dipende dall’eventuale rinnovo di Denzel Dumfries, sempre in bilico al netto della parole pronunciate ieri sul tema da Piero Ausilio: "Ho parlato con lui di recente, al di là del contratto che verificheremo nei prossimi giorni, e mi ha manifestato la voglia di restare. Poi se arriveranno delle opportunità valuteremo, ma ad oggi è un giocatore dell’Inter...". La questione è molto cara all’allenatore, che ha costruito le sue fortune su un 3-5-2 con fasce d’assalto: Inzaghi chiede soprattutto una rapida risoluzione della partita - dentro o fuori in pochi giorni - così da concentrarsi eventualmente sul sostituto. Sulla difesa non sono previsti interventi, ma è solo una decisione momentanea: in caso di occasioni si cambierà strategia, Inzaghi per primo è consapevole che il tempo lascia macerie sulle spalle di due fedelissimi, Stefan de Vrij e Francesco Acerbi. 

Tra i desideri del tecnico, condivisi con la società, c’è anche un portiere per il futuro, da affiancare per una stagione al 35enne Sommer. Dal punto di vista temporale potrebbe pure essere il primo colpo 2024-25. Negli ultimi giorni tra i dirigenti nerazzurri è diminuito l’ottimismo sulla possibilità di un colpo internazionale, nello specifico il brasiliano Bento dell’Athletico Paranaense che con la Seleçao darà l’assalto alla Copa America: alte le richieste del club, alta la concorrenza. Per questo, ci si sta concentrando sulle opzioni della nostra Serie A ed è passato in testa il portiere spagnolo del Genoa, Josep Martinez. I rossoblù l’hanno riscattato dal Lipsia nel 2023 per due milioni e dopo una stagione ne chiedono 20 per cederlo. A differenza di Bento, qui però si intravede maggiore margine per trattare, anche e soprattutto sulla formula. Il discorso può essere perfino più ampio, sotto la lanterna c’è pure quel Gudmundsson che è sempre nei pensieri dei campioni.

Fonte: Gazzetta.it