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Calcio

Inter, la nota lieta è Lautaro: gol ritrovato a San Siro dopo due mesi e mezzo

Filippo Conticello
Inter, la nota lieta è Lautaro: gol ritrovato a San Siro dopo due mesi e mezzoN/A
L’ultima rete in casa dell’argentino al Venezia lo scorso 3 novembre. Con ieri è arrivato a 3 centri nelle ultime 5 gare

L’immagine era sfumata nella memoria, ghiacciata nel -1° di San Siro, poi il ricordo si è sciolto quando il pubblico intirizzito ha rivisto l’esultanza di Lautaro, quella sì piuttosto caliente: vena al collo e urla da guerriero latino. L’argentino non segnava da queste parti da quasi due mesi e mezzo, dall’1-0 con il Venezia del 3 novembre, prima della grande crisi sotto porta: il Toro l’ha interrotta di recente tra il guizzo nella trasferta di Cagliari e la rete nella finale-incubo di Supercoppa contro il Milan. Sommando il tutto, è arrivato a tre centri nelle ultime cinque partite, segno che è ormai tornata la media dei tempi buoni. Il gol di ieri su solito dolcetto mancino di Dimarco, prorompente e in purissimo stile Lautaro, ha riscaldato l’ambiente, ma non abbastanza visto il pareggio nel secondo tempo che complica lo scatto definitivo verso la vetta in classifica. Tra l’altro, in tutto il primo tempo, la Nord muta per protesta (sulla prelazione dei biglietti nelle gare in trasferta) non ha certamente aiutato il piano nerazzurro.

Una buona notizia per Inzaghi, però, c’è ben oltre il pareggio, i gol segnati e pure quelli divorati dai suoi attaccanti: da tempo il popolo nerazzurro non vedeva il suo capitano con questa gamba e intensità, con una tale voglia di lottare a tutto campo. Nella serata di Martinez, infatti, ci sono stati pure dribbling raffinati, come uno sul povero Casale portato a spasso con una piroetta da ballerina a centrocampo, e contrasti da duro. L’intera argenteria della casa, insomma, e servirà parecchio nel testa a testa contro Conte: qualsiasi ambizione di titolo-bis dell’Inter passa necessariamente dalla centralità del Toro nell’ecosistema di Inzaghi. Mai sembrano banali i giorni in cui Lautaro e la sua Inter incrociano il Bologna: i nerazzurri nostalgici ricorderanno per sempre quella volta contro i rossoblù lontano da qui, il fantasma di Radu che volava via dal Dall’Ara con il sogno scudetto 2022, mentre la speranza di una terza Coppa Italia consecutiva è sfumata nella scorsa stagione con un’intemerata di Thiago Motta qui a San Siro.

Qualcuno, a rischio di sembrare profano, ieri ha notato pure dell’altro, ben più serio di qualsiasi pallone che rotola. L’ultimo Inter-Bologna prima di questo in Serie A era datato 7 ottobre 2023, giorno del tragico attacco terroristico di Hamas che ha acceso la guerra con Israele, mentre ieri, prima della stessa identica partita finita con identico 2-2, arrivava l’annuncio ufficiale della tregua dopo 15 mesi. Casualità bizzarra che vola molto oltre il calcio e gli eventuali problemi dell’Inter. E poi è soltanto in campo che Lautaro combatte la propria battaglia e una è proprio contro i rossoblù che lo stuzzicano sempre parecchio: è andato a segno in ognuna delle ultime quattro gare giocate al Meazza contro questa squadra in Serie A.

Con quell’ultimo sinistro secco a Riad il Toro sembrava poter trascinare i suoi a un altro trofeo, il suo secondo da sbaciucchiare con la fascia al braccio, e invece è ormai storia la rimonta del Diavolo. Questo pareggio con ritorno al gol, dopo la pausa di un turno nella Laguna veneta, fa comunque decisamente meno male della beffa saudita. Il prossimo passo sarà tornare a segnare assieme a Thuram: il gol di coppia manca da una vita, dalla scampagnata del 10 maggio 2024 in casa del Frosinone. Il francese resta il gemello con cui non giocava assieme dall’inizio dalla semifinale di Supercoppa contro l’Atalanta. Chi ha poi preso il posto di Lautaro nel tentativo di assalto finale non è andato neanche vicino alla tempra argentina: Taremi è sembrato di nuovo tenerissimo, specie se paragonato al Toro ruggente.

Fonte: Gazzetta.it