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Calcio

Inter, le contromosse di Inzaghi: fasce nuove, la testa, condizione e... Lautaro

Davide Stoppini
Inter, le contromosse di Inzaghi: fasce nuove, la testa, condizione e... LautaroN/A
Pavard, Dumfries e Carlos Augusto in rampa di lancio. E il tecnico, che chiede più attenzione e concentrazione, ha un piano per il capitano

La rabbia mica era sbollita, il giorno dopo. Ed è una buona notizia, perché è sinonimo di fame, di voglia di riscatto. Voglia di cancellare, di correggere, di raddrizzare qualcosa che è andato storto e che l’Inter si era piacevolmente abituata a vedere filare dritto. La palla ce l’ha Simone Inzaghi, che non ha nascosto pubblicamente e privatamente con la squadra la sua amarezza. Ed è chiaro che qualcosa di diverso contro il Lecce si vedrà, in tema di scelte, di condizione fisica e - spera l’allenatore - anche nella gestione di quei dettagli che a Genova sono andati tutti nella direzione opposta a quella sperata. C’è, infine, un discorso di condizione atletica che riguarda tutta la squadra. L’Inter ha un tipo di gioco che poco si appoggia ai singoli e molto al collettivo. È stato così anche la scorsa stagione, nulla è cambiato. Molti singoli sono indietro, Calhanoglu è uno di questi. L’Inter ha cambiato preparazione per affrontare una stagione diversa dalle altre.

Ma adesso si entra in una fase nuova, anche dal punto di vista atletico. I carichi di lavoro diminuiranno, le gambe - almeno nelle idee dell’allenatore - dovranno rispondere meglio. Per intendersi: la scarsa lucidità nel finale di Genova è stata figlia anche di una fatica complessiva. Qui è attesa la crescita dell’Inter. L’obiettivo è cambiare marcia, in tutti i sensi. Inzaghi non è abituato alle frenate. Il pareggio di Genova ha disturbato, Inzaghi chiede un’inversione immediata. Non c’è da far drammi, come ha raccontato Bastoni a caldo. Ma capire quel che non è andato, questo è sicuro. Inzaghi ha iniziato a farlo da ieri. E oggi ne parlerà con la squadra. Un altro nodo riguarda Lautaro. Vale il discorso relativo agli azzurri: concedere minuti oppure far partire Taremi? Difficile immaginare il Toro in panchina all’esordio stagionale a San Siro. Certo è che, se Taremi non si fosse infortunato a fine luglio, l’argentino sarebbe partito dalla panchina. Lautaro ha le ruote ancora sgonfie ed è logico che sia così. Inzaghi e lo staff tecnico hanno pensato un piano apposta per il capitano: portarlo in ottima condizione in dieci giorni, in tempo per il primo scontro diretto del campionato contro l’Atalanta, il 30 agosto. In mezzo c’è la gara con il Lecce: un minutaggio inferiore rispetto a quello di Genova è nell’ordine delle cose. In generale, Inzaghi deve correggere subito qualche piccolo campanello d’allarme che la gara di Genova ha fatto suonare. «Abbiamo segnato quattro gol, due soli nella porta giusta», era la battuta più gettonata del post partita tra i nerazzurri. Mancanza di attenzione, di lucidità, in qualche caso anche di concentrazione.

I famosi dettagli, di cui ha parlato Inzaghi. Non è stata solo una questione di gambe. E su questo aspetto Inzaghi e il suo staff lavoreranno in settimana. Le scelte, innanzitutto. C’è una settimana quasi piena di lavoro davanti e molto da decidere, da scegliere, da capire. Inzaghi non ha avuto risposte positive da alcuni big. Bastoni e Dimarco, per esempio, sono lontani dalla forma dello scorso campionato, forse più di quel che si immaginava. Al contrario. Carlos Augusto è stato uno dei più positivi dell’estate. E potrebbe avere maggiore spazio, al posto di uno dei due azzurri. Qui il discorso è filosofico: meglio dare spazio a chi è più in forma oppure dare minuti a chi deve guadagnarli per crescere di condizione? Un ragionamento, poi, Inzaghi lo farà anche sull’altra fascia. Dove Darmian può lasciare il posto a Dumfries. L’olandese ha necessità di migliorare, certo, ma garantisce all’Inter un maggiore peso offensivo. Sempre a destra, altro sorpasso da valutare: Pavard, con una settimana in più di lavoro sulle gambe, è pronto a riprendersi il posto di Bisseck, protagonista del fallo di mano che è costato il pareggio.

Fonte: Gazzetta.it