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Gol e minuti per Inzaghi e per il futuro: L'Inter aspetta Lukaku

Francesco Fontana
Gol e minuti per Inzaghi e per il futuro: L'Inter aspetta LukakuDAZN

Vero, nel mercato attuale caratterizzato da spese folli e clamorose (soprattutto in Premier League) ogni record può essere battuto velocemente, da una sessione all’altra.

Ultimamente, a questo ricchissimo modus operandi ci ha abituato il Chelsea, che ha appena acquistato dallo Shakhtar Donetsk un certo Mychajlo Mudryk, jolly offensivo classe 2001 pagato 100 milioni di euro (70 di base fissa, 30 come bonus).

MudrykChelsea

Denaro pesantissimo, seppur lontano da quello che portò l'Inter nell'estate 2021 a cedere, proprio ai Blues, Romelu Lukaku: la famiglia Zhang ne incassò ben 115 con tanto di ottima plusvalenza, considerando i 65 (più 10 di bonus) spesi per strapparlo nel 2019 al Manchester United (diventando, inoltre, il giocatore più costoso nella storia del club nerazzurro).

Numeri, cifre, parecchi soldi. Quelli sborsati in minima parte per riportarlo a Milano pochi mesi fa, con la "tutela" di un’operazione intelligente dal punto di vista strategico: trasferimento in prestito oneroso per 8 milioni più 4 di bonus, legati alla conquista dello Scudetto.

A giugno, quindi, cosa potrebbe accadere? 

Romelu Lukaku e Marcelo Brozovic, Inter, DAZN Italia, 2022-2023

La volontà di Romelu

Il prestito è secco, temporaneo: ufficialmente, a fine stagione la decisione sarà esclusivamente dell’Inter. Inter nella quale, per motivazioni fisiche, finora Romelu non ha inciso: 7 presenze, 2 gol (uno in Serie A, uno in Champions League) e un assist in tutte le competizioni per un totale di 355’ giocati.

Troppo poco per poter considerare certa, già oggi, la sua conferma. Poco, contando inoltre un ingaggio da 8,5 milioni netti che lo rendono il più pagato della rosa (dietro Brozovic e Lautaro Martinez con 6,5 e 6).

Insomma, i soldi in gioco sono tanti. E qualche analisi, specialmente a livello economico, ma anche fisico e tecnico (il belga, con il gioco di Conte, mostrò il meglio della propria carriera) verrà fatta dalla società.

Dal canto proprio, BigRom è sempre stato chiarissimo: nella sua testa c’era l’Inter prima, c’è l’Inter adesso e, dipendesse solo da lui, ci sarebbe l’Inter nel futuro. 

LuLa, Inter, Lautaro Martinez e Romelu Lukaku, Serie A TIM DAZN

I numeri con Conte

A Londra, nel frattempo, è cambiato l’allenatore con l’arrivo a settembre di Graham Potter al posto dell’esonerato Thomas Tuchel.

GrahamPotter_September2019Robin Jones/Getty Images

Sportivamente parlando, il “nemico” del gigante belga nella scorsa stagione. Chissà se il cambio in panchina non possa modificare i progetti di tutti: allo stato attuale, uno scenario comunque tutto da verificare. Magari difficile.

Perché, difficile, è pensare oggi che Romelu possa rientrare nel progetto del Chelsea, club che fino all’anno scorso gli garantiva 12 milioni più 3 di bonus con contratto valido fino al 2026.

In ogni caso, non siamo nemmeno a fine gennaio e la stagione deve ancora entrare nel periodo decisivo. Decisivo, appunto. Aggettivo perfetto per il primo Lukaku interista, capace di metterla dentro 64 volte in 95 presenze.

​Numeri da applausi, da leader. Da uomo assolutamente determinante. Quello che ancora non si è rivelato in questi mesi (maledetti infortuni...). C’è ancora tempo, dal quale dipenderà molto. Della stagione dell’Inter e del domani di Lukaku.