Sette vittorie in otto partite ufficiali dove l'eccezione è stata il 3-3 del Camp Nou in Champions League che di fatto ha sancito la vittoria nel duello contro il Barcellona per la qualificazione agli ottavi.
Il mese di ottobre dell'Inter è stato "quasi perfetto" per utilizzare le parole di Simone Inzaghi nel postpartita del 3-0 alla Sampdoria in Serie A TIM, ma qualcosa è davvero cambiato nella storia recente dei nerazzurri dopo un inizio di stagione fatto di quattro sconfitte in otto partite.
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I confronti ad Appiano Gentile
Uno dei momenti decisivi per il cambio di passo dell'Inter 2022-2023 è arrivato direttamente ad Appiano. Dopo l'infortunio di Brozovic e le sconfitte in campionato contro Udinese e Roma, il gruppo storico e forte dell'Inter - quello composto dagli italiani - ha voluto e ottenuto un confronto faccia a faccia negli spogliatoi. Niente di segreto, più volte è stato confermato e raccontato dagli stessi protagonisti.
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I tre giorni tra Roma e Barcellona
Già a settembre un confronto tra società, allenatore e squadra era stato fatto, ma è dopo la sconfitta interna contro la Roma che la stagione dell'Inter è cambiata.
Fino a quel momento nelle partite dei nerazzurri la sensazione di una crescente insofferenza e nervosismo era stata palese. Barella e Brozovic soprattutto, ma anche Bastoni spesso erano stati pescati in comportamenti risentiti con un linguaggio del corpo insofferente. L'Inter non era squadra e la fiducia era poca.
Se lo sono detti, ha raccontato più volte Bastoni, è stato messo il gruppo davanti al singolo e le cose sono cambiate con voglia di sacrificio e qualità, al passo con una crescente condizione fisica. Era il 1 ottobre, l'inizio del mese "quasi" perfetto.
Una nuova spina dorsale
La motivazione è importante, ma non è l'unico motore per le sorti di una squadra, soprattutto di una al vertice come l'Inter. Al fianco di un cambio di ritmo nell'atteggiamento a premiare la squadra nerazzurra è stato anche il coraggio del proprio allenatore Simone Inzaghi che, messo in discussione seriamente per la prima volta da quando siede sulla panchina milanese, ha preso decisioni nette e decise, con coraggio, cambiando di fatto l'intera spina dorsale della sua Inter facendo anche di necessità virtù.
Calhanoglu regista
Con l'infortunio di Marcelo Brozovic in nazionale l'Inter sembrava aver perso l'unico giocatore insostituibile nello scacchiere. Questo dicevano i numeri e questo sembrava confermare il trend con la brutta sconfitta interna contro la Roma. La sfortuna di Asllani, l'erede designato del croato in regia, è stata quella di avere la possibilità nel momento più difficile della stagione e con una squadra più sfaldata che mai.
Nella difficoltà Inzaghi ha avuto l'intuizione di azzardare lo spostamento di Calhanoglu in regia e in una sfida decisiva come quella del Meazza contro il Barcellona.
Risultato? Gol decisivo del turco contro i blaugrana, ma soprattutto una serie di prestazioni brillanti tanto in fase offensiva quanto nella più preoccupante fase difensiva. Un problema risolto.
Onana tra i pali
L'altra scelta importante - richiesta a gran voce - è stata tra i pali. Dopo l'avvicendamento tra Handanovic e Onana come portiere di campionato e di coppa, a partire dalla trasferta contro il Sassuolo il camerunese non ha più abbandonato la porta panchinando il capitano.
Il portiere sloveno a sua volta ha dato un chiaro segnale da leader con parole e fatti a favore del gruppo. Un cambiamento a suo modo epocale e con lo sguardo rivolto al futuro.
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Acerbi al centro della difesa
Infine c'è Acerbi, acquisto degli ultimi giorni di mercato fortemente voluto da Inzaghi e criticato dai tifosi. Nel mese di ottobre il tecnico nerazzurro ha fatto una scelta precisa soprattutto in campionato schierando con maggiore costanza l'ex Lazio al posto di De Vrij, poi decisivo contro la Sampdoria nell'ultimo turno di campionato.
Una fiducia ripagata dalle prestazioni del centrale, ma che ha completato la trasformazione della spina dorsale nerazzurra nel momento più delicato dell'avventura in panchina di Inzaghi.
Se adesso lo stesso tecnico può rilasciare dichiarazioni sorridenti come "la mia Inter migliore" e "mi diverto un mondo a vedere questa squadra giocare", beh, il merito è in gran parte suo.