Taremi ha già in tasca un posto al sole per Genova, 17 agosto. E non per andare al mare, che pure non sarebbe una cattiva idea, ma per guidare l’Inter nella prima uscita ufficiale con la seconda stella sul petto. Ecco, basta questo per capire quanto sia stato positivo fin qui l’inserimento dell’iraniano. Quanto i consigli di Mkhitaryan, una specie di angelo custode di Mehdi - lo aiuta in tutto, anche nelle traduzioni - e le ripetizioni dello staff di Inzaghi stiano producendo ottimi risultati. E allora viene quasi la voglia di raddoppiare. Viene voglia di prenderne un altro, di attaccante, per vedere l’effetto che fa aumentare ancor di più il peso specifico. Scherzi a parte, l’Inter non ha mai davvero abbandonato l’idea di fare ancora un colpo lì davanti. Manca oltre un mese alla fine del mercato e c’è spazio per ritoccare ancora qualcosa intorno alla ThuLa.
Il giocatore individuato da mesi è Gudmundsson, non è un mistero. E non sono emerse fin qui reali alternative: due mesi fa è stato offerto senza successo Martial, nei giorni scorsi i nerazzurri si sono visti proporre pure Depay, svincolato dall’Atletico Madrid. Anche questa pista però non si è riscaldata. Gudmundsson è sempre lì. Su di lui pende una situazione complicata sul piano extracalcistico, considerato che in autunno è atteso all’appello del processo per l’accusa di molestie sessuali. È probabilmente anche per questo motivo che l’islandese è ancora al Genoa. Ma è una situazione in evoluzione, che l’Inter monitora da lontano. Le modalità con cui la società nerazzurra può pensare di chiudere l’affare sono quelle legate a un prestito con diritto di riscatto, non un affare a titolo definitivo e il motivo va proprio ricercato nel processo.
Non è una situazione che si sbloccherà a breve. È immaginabile che si arriverà almeno alla seconda metà di agosto. Peraltro, curiosamente il 17 agosto è in programma proprio Genoa-Inter, l’incrocio tra l’islandese e la squadra che più lo ha corteggiato fin qui. Ma resta una valutazione che l’Inter dovrà fare più avanti, anche sul piano extrasportivo. Sul piano invece prettamente tecnico nessuna discussione. Perché Gudmundsson ha qualità che nessuno ha nella rosa dell’Inter. È quel che non è mai stato Correa, il giocatore in grado di creare superiorità numerica, forse l’unica vera grande lacuna dell’organico nerazzurro. Serve però liberare spazio nell’attacco di Inzaghi. Perché - va ricordato - per un fatto di lista europea non c’è spazio per una quinta punta, ammesso che questa non sia un prodotto del settore giovanile dell’Inter. E non è il caso di Gudmundsson.
E non è neppure pensabile che Arnautovic, in caso di permanenza, venga escluso dall’Europa. Piuttosto, andrà capita la reale possibilità che l’austriaco lasci l’Inter. Non sono fin qui arrivate offerte concrete, anche se dalla Turchia negli ultimi giorni il nome dell’attaccante è stato accostato a quello del Trabzonspor ed è una pista che se confermata potrebbe portare a sviluppi concreti. Intanto, il primo attaccante che lascerà il nerazzurro sarà quello di Valentin Carboni: l’argentino sarà ceduto in prestito oneroso (circa due milioni di euro) con diritto di riscatto fissato a 40 milioni al Marsiglia, con controriscatto a favore dell’Inter. Prima di partire, Carboni dovrebbe firmare un rinnovo con adeguamento. Un discorso a parte va fatto per Correa, andato male anche nell’amichevole con il Las Palmas. L’Inter proverà a venderlo fino alla fine, anche se prima il River Plate e poi l’Aek Atene - inizialmente interessate - sono poi sparite. Il Tucu ha un contratto ancora per una sola stagione: impossibile resti in rosa, se non dovesse sbloccarsi la situazione non è esclusa una rescissione del contratto alla fine di agosto.
Da qualche parte, comunque, l’Inter sta facendo cassa. Perché il direttore sportivo Piero Ausilio ha quasi chiuso le cessioni di Satriano e di Agoumé. L’attaccante è vicino al ritorno al Brest, stavolta a titolo definitivo. Il club francese dovrebbe versare nelle casse nerazzurre 6 milioni di euro. E anche il centrocampista è destinato a tornare nel club con cui aveva chiuso la scorsa stagione: il Siviglia è vicino alla chiusura dell’affare per due milioni. Soldi buoni per tentate l’affondo anche sul difensore: l’Inter cerca un centrale mancino, unica casella mancante nell’organico. A meno che non torni d’attualità il nome di Rodriguez, il preferito di Inzaghi. Eh sì, agosto può ancora muovere il mercato nerazzurro...
Fonte. Gazzetta.it