E se, per una volta, la sosta fosse un'opportunità più che un rischio? L'Inter si ritroverà oggi pomeriggio ad Appiano Gentile per iniziare il percorso di preparazione verso la gara con la Fiorentina, in programma sabato pomeriggio al Meazza nel prossimi turno di Serie A TIM. Inzaghi spera che questi giorni siano serviti ai suoi per espellere definitivamente le scorie dopo lo 0-1 con la Juventus, nona sconfitta in ventisette gare di campionato, e a ritrovare le energie perse per strada nell'ultimo tratto percorso tra Italia ed Europa. Servirà invertire la rotta fin da subito: consolidare la classifica in campionato permetterebbe ai nerazzurri di potersi concentrare meglio sul doppio impegno in campo internazionale contro il Benfica.
Aprile di fuoco
Inter-Fiorentina di sabato sarà il primo di ben nove impegni che i nerazzurri si troveranno a disputare nell'arco di un aprile di fuoco. E tutti di una certa importanza. Perché se abbiamo già sottolineato il valore delle gare di campionato, inevitabile farlo anche per il confronto andata-ritorno con la Juventus in Coppa Italia, con in palio la finale e nel quale l'Inter vorrà prendersi una rivincita dopo le due sconfitte di campionato con i bianconeri. Il tutto si aggiunge ai quarti di finale di Champions League, che mettono in palio un posto tra le prime quattro d'Europa, in cui i nerazzurri mancano dal 2010.
Inzaghi dovrà essere bravo a gestire al meglio le risorse psicofisiche del gruppo. Sarà necessario ruotare gli elementi a disposizione più di quanto fatto fino a questo momento e con una formula studiata ad hoc per ogni avversario che la squadra si troverà sul suo cammino. L'Inter vista prima della sosta aveva palesemente la spia della riserva accesa: sarà pronta dopo la sosta per affrontare lo sprint finale?
Infortuni
Un'ulteriore insidia è rappresentata dal gruppo che affolla l'infermeria di Appiano Gentile. Prima, durante e dopo la gara di ritorno col Porto Inzaghi ha perso nell'ordine Gosens, Bastoni, Skriniar (sceso in campo ma praticamente da infortunato per emergenza) e Dimarco. La speranza è di ritrovare tutti, tranne lo slovacco, già contro la Fiorentina, ma la prudenza è d'obbligo per evitare eventuali ricadute. In questo senso, saranno decisive le risposte che ognuno di loro darà a metà settimana.
Inzaghi, che nel frattempo ha recuperato Correa, incrocia le dita, anche perché a complicare le scelte nel reparto arretrato sarà l'assenza di Danilo D'Ambrosio, espulso e squalificato per due turni dopo il finale concitato di Inter-Juventus.
I nazionali
Ma se la sosta può essere stavolta un'opportunità non è solo per il tempo che potrebbe permettere di recuperare energie e uomini. Inzaghi guarda sempre con attenzione i suoi calciatori in giro per il mondo con le varie nazionali: stavolta il focus, più di tutti, è su Romelu Lukaku, autore di una tripletta nel match tra Belgio e la Svezia di Ibrahimovic. Il numero 90 nerazzurro è tornato a gioire e ad Appiano Gentile sperano che questa possa essere la scintilla in grado di innescare un circolo virtuoso.
Lukaku sa bene che nelle prossime partite si giocherà la permanenza a Milano il prossimo anno: l'obiettivo è tornare in gruppo galvanizzato dall'esperienza in nazionale, proprio come successo a Lautaro Martinez dopo il Mondiale di Qatar di tre mesi fa. L'arieta belga reclama spazio e ha ragione: ha bisogno di benzina nel motore per tornare ai ritmi migliori. Gli impegni non mancano, ci sarà spazio anche per lui (come per Dzeko, che nel frattempo ha smaltito i problemi alla schiena e ha anche giocato con la Bosnia): Inzaghi attende Big Rom a braccia aperte.