Il solito Pep. Che dispensa complimenti e sotto sotto prepara un altro scherzetto a Inzaghi: “L’Inter è una squadra fortissima, può vincere la Champions League. Sono cresciuti rispetto alla finale di Istanbul, sono una formazione completa, sono stati i migliori in assoluto in Italia e la Serie A è un campionato molto competitivo”. E allora è lecito aspettarsi un replay di quel match? Guardiola incuriosisce: “Ieri per la prima volta ho riguardato quella finale”. E poi chiarisce: “Sarà una gara molto diversa, vediamo se riusciremo a fare il nostro gioco. Ma anche prima di Istanbul, io sapevo che sarebbe stata una partita con poca distanza tra noi e loro. È stata lanciata una monetina e abbiamo vinto noi. Ma le finali sono così…e voi in Italia siete molto bravi a dire sempre prima che partite battuti…”.
Ride, Pep. E va avanti sereno: “La nuova Champions come si affronta? Vincendo la prima partita, poi la seconda, poi magari vedremo la classifica. Sarà un po’ come la Premier League, non è che ti metti a guardare subito dove sei, lo fai più avanti, nel calcio moderno è giusto pensare al presente, all’immediato. Di certo, dovremo vincere le partite in casa”. E sì che con Haaland in rosa è più facile. Domani, se segnasse, il norvegese arriverebbe a 100 gol in 104 partite. Cristiano Ronaldo, per intendersi, ci è riuscito in 105 gare. “Beh, sono numeri importanti, alla Ronaldo e alla Messi. Se Erling mi ha sorpreso? Beh, sì. Vi racconto una cosa: sapete quanti anni ho giocato io? Undici. E quanti gol ho segnato in carriera? Undici. Ecco, lui solo in questa Premier è già a nove. Diciamo che mi va bene pure se non migliora e resta così, da qui in avanti”. E domani ci sarà pure il confronto a distanza con Lautaro: “Se l’argentino può vincere il Pallone d’oro? Forse sì. È un giocatore sensazione, speciale, altrimenti non fai quel che ha fatto lui con l’Inter e con l’Argentina. Con Thuram forma una grande coppia. L’Inter è tosta, bella, brava, dovremo fare molta attenzione”.
Fonte: Gazzetta.it