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Calcio

Inzaghi, contro il Napoli un cambio... storico: la prima sostituzione dopo 82'

Francesco Pietrella
Inzaghi, contro il Napoli un cambio... storico: la prima sostituzione dopo 82'N/A
L'allenatore non sostituiva uno dei suoi così tardi dal 2022. Era sempre contro gli azzurri. "E non volevo cambiare nessuno..."

Per la prima volta Inzaghi non ha guardato l’orologio. Se n’è stato a bordocampo con gli occhi spirati a dirigere una partita tosta, strana, con un rigore sbagliato da uno che non sbaglia mai e un gol incassato. Nel frattempo, il cronometro scorreva veloce. Inzaghi ha effettuato le sostituzioni più tardive della sua gestione. L'ultima volta che aveva cambiato il primo giocatore così tardi risale al 2022, Napoli-Inter 1-1, fuori Lautaro e Calhanoglu dopo 82 minuti. Una coincidenza. Quella di domenica è stata una gara così tirata che il tecnico non ha voluto stravolgere l’assetto. I primi cambi sono arrivati al minuto 82: Taremi, Zielinski e Darmian per Thuram, Calhanoglu e Dimarco. Il motivo l’ha svelato Inzaghi in sala stampa: “Dopo quanto fatto contro l’Arsenal non mi aspettavo quel tipo di partita.

Nel secondo tempo non avrei voluto neanche fare i cambi”. Questione di ritmo, filtri. A centrocampo si è battagliato per tutto il secondo tempo. Modificare l’assetto troppo presto, come avvenuto in altre partite, avrebbe compromesso l’equilibrio di una partita sul filo del rasoio. Inzaghi l’ha capito, mentre Conte ha effettuato la prima sostituzione dopo circa un’ora di gioco: dentro Lobotka al posto di Gilmour, protagonista di una gara tutt’altro che perfetta. Simeone e Ngonge sono entrati dopo: 77' e 84'. Quest’anno l’Inter ha effettuato i primi cambi quasi sempre dopo un’ora, eccezion fatta per gli infortunati. De Vrij e Frattesi in Roma-Inter, ad esempio, sono entrati nella prima mezz’ora a causa degli stop di Calhanoglu e Acerbi. Il resto, è stata gestione: in Inter-Venezia il primo cambio è arrivato al 70’, in Empoli-Inter al 65’ (tre sostituzioni insieme), in Inter-Juve al 63’, in Inter-Torino a fine primo tempo (Pavard al posto di Bisseck), in Udinese-Inter di nuovo al 65’, in Inter-Milan al 63’ e così via. Il momento preferito di Simone è dopo circa un’ora di gioco. Tra il 60' e il 65’ ha sempre effettuato almeno una sostituzione. Contro il Napoli ha aspettato il momento giusto. 

Fonte: gazzetta.it