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Calcio

Inzaghi e i brutti ricordi: 2022, recupero col Bologna, papera di Radu e...

Gregorio Spigno
Inzaghi e i brutti ricordi: 2022, recupero col Bologna, papera di Radu e...N/A
Due anni e mezzo fa fu proprio una partita da recuperare contro i rossoblù a essere decisiva nella corsa allo scudetto poi vinto dal Milan. Ecco come andò

Per giorni, settimane, mesi, Ionut Radu è stato l'idolo della tifoseria del Milan. Facile capirne il motivo, bisogna tornare indietro al 27 aprile del 2022. Anzi, va fatto un ulteriore passo indietro al 6 gennaio dello stesso anno: sarebbe il giorno di Bologna-Inter, ma negli spogliatoi di entrambe le squadre scoppia un focolaio di Coronavirus. Tra i rossoblù vengono contagiati Dominguez, Hickey, Viola, Molla, Medel, Vignato, Santander e Van Hooijdonk. Gli interisti col Covid sono Dzeko, Satriano e Cordaz. Il totale fa 11 indisponibili. Risultato? Partita rinviata a data da destinarsi, complicata da trovare a causa del solito calendario fittissimo. Prima di quel giorno, l'Inter aveva chiuso alla grande il girone d'andata: testa della classifica, 46 punti, +4 sul Milan secondo. Ed è da lì che il recupero contro il Bologna inizia spaventosamente ad essere interpretato come un pericoloso "jolly". L'Inter comincia a lasciare per strada troppi punti, il Milan corre, sorpassa e non si lascia più prendere.

L'occasione della vita sarebbe sfruttare il recupero contro il Bologna, ma non andrà esattamente così... Pronti via e l'Inter sblocca dopo appena 3' con una giocatona di Perisic: scambio stretto con Barella, tunnel a Barrow e sassata sotto l'incrocio, 1-0 Inter. Tutto sembra filare liscio, poi però prende il via una serie di errori nerazzurri: Lautaro sciupa il raddoppio, il Bologna pareggia con un cross dalla trequarti deviato in porta dal futuro nerazzurro Arnautovic che vola sulla testa di Dimarco, Dumfries spreca il nuovo vantaggio e in chiusura di primo tempo la squadra di Mihajlovic sfiora il gol fotocopia: altra cross di un Barrow totalmente indisturbato sulla trequarti, altro stacco di Arnautovic ma questa volta Radu - impiegato eclusivamente a causa dell'infortunio di Handanovic - la tiene. Nella ripresa Skorupski respinge i (pochi) tentativi dell'Inter e a meno di 10' dalla fine ecco il crollo: Perisic batte una rimessa laterale e va direttamente da Radu che incespica nel tentativo di controllare il pallone e regala a Sansone il 2-1 Bologna. Finisce lì. La partita e implicitamente anche la corsa scudetto dell'Inter. È un colpo troppo duro per la squadra di Inzaghi. Ecco perché il tecnico nerazzurro, ora, non può più permettersi il minimo errore. E avrà pure parecchia voglia di rivincita...

Certo, è ancora presto per parlare di scudetto, fare calcoli, guardare le altre. Però, come allora, il recupero con il Bologna rappresenta un'occasione. Questa volta da non sbagliare, quantomeno senza ripetere gli stessi errori fatti due anni e mezzo fa al Dall'Ara. Dove l'Inter ebbe il giusto approccio aggredendo la partita da subito, ma anche la colpa di non averla chiusa, di aver sciupato occasioni nitide, di non aver saputo gestire possesso e vantaggio. Tornando al 2022, gli errori di Inzaghi furono principalmente due: il turnover, perché titolare schierò Correa per Dzeko, e la gestione dei cartellini. Simone ha abituato nel tempo a togliere dal campo chi viene ammonito. Ma in quel caso la scelta fu completamente sbagliata: giallo a Calhanoglu al 34' della ripresa, sostituito un minuto dopo, gol del Bologna al 37'. Domani, prima di togliere dal campo un pilastro della squadra solo perché ammonito, Inzaghi probabilmente ci rifletterà ben di più. E le scelte andranno in una sola direzione: dentro i migliori. Nonostante Bisseck, Calhanoglu e Mkhitaryan siano ai box. Il turnover sarà limitatissimo, se non tendente all'inesistente. Perché sarà anche presto, ma il Napoli primo è lì, distante 4 punti. Proprio come nel 2022 lo era il Milan dall'Inter. Ma questa volta le due gare da recuperare dei nerazzurri - contro Bologna e Fiorentina - potrebbero davvero valere come jolly. Per ritrovarsi in cima alla classifica e scacciare una volta per tutte il "fantasma recupero". 

Fonte: gazzetta.it