Forse Simone Inzaghi si sarebbe immaginato un finale diverso per il suo ritorno all’Olimpico, invece proprio a Roma l’ex allenatore della Lazio trova la prima sconfitta stagionale.
L’Inter è stata una squadra compatta per un’ora di gioco, poi ha subito la pressione degli uomini di Sarri. Il nervosismo sul gol del vantaggio biancoceleste e quello seguente hanno fatto il resto.
L’illusione di Perisic
L’inizio dell’Inter ha un ritmo incessante, verso la porta di Reina, che la squadra di Sarri fa fatica a contenere, infatti al 12’ Hysaj entra in ritardo su un ispirato Barella procurando il penalty per i nerazzurri.
Dal dischetto va Perisic, freddo e deciso come non mai. È vantaggio Inter, si può andare negli spogliatoi per la pausa con soddisfazione e positività per il secondo tempo, almeno per i nerazzurri. Discorso diverso per la Lazio.
Fuochi e scintille nel secondo tempo
Il focus della partita è tutto nella reazione dei giocatori dell’Inter al gol appena segnato da Felipe Anderson al minuto 81. Immobile aveva già pareggiato i conti su rigore al 64’.
Nell’azione che porta al gol il numero 7, c’è a terra, per uno scontro precedente Dimarco. L’arbitro fa proseguire il gioco, la Lazio non si ferma e con i suoi attaccanti confeziona il gol del vantaggio.
La reazione di Lautaro e compagni è immediata, infatti l’argentino dall’attacco raggiunge la sua area di rigore scagliandosi subito su Felipe Anderson creando una piccola rissa dalle parti di Handanovic.
Anche il capitano dell’Inter va in escandescenza col giocatore biancoceleste, così gli animi si accendono a dismisura: nel frattempo Il VAR convalida il gol, quindi, dopo le proteste, si continua a giocare. Si vede, però, che in campo c’è un’altra Inter, nervosa e poco lucida.
Milinkovic-Savic chiude i giochi
L’Inter è la vittima preferita del centrocampista della Lazio, visto che ha colpito i nerazzurri per ben 5 volte in Serie A TIM, compresa quella che regala i tre punti a Sarri e l’aggangio in classifica proprio sulla squadra di Inzaghi.
L’espulsione di Luiz Felipe
Dopo il fischio finale della partita si crea ancora più caos con le due panchine coinvolte in uno scontro. Luiz Felipe, grande amico di Correa, corre verso l’avversario cercando di abbracciarlo, ma il gesto per l’arbitro Irrati è una provocazione, quindi il difensore biancoceleste viene espulso. Il brasiliano, incredulo, non riesce a trattenere le lacrime cercando di spiegare l’accaduto ai compagni e a Martusciello.
Finisce una gara intensa contraddistinta, soprattutto, da grande nervosismo e in cui ad avere la meglio è stata la squadra di Sarri.