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Calcio

Inzaghi, sprint record: vede le 200 vittorie in A. Mai nessuno ci è riuscito così presto

Marco Fallisi
Inzaghi, sprint record: vede le 200 vittorie in A. Mai nessuno ci è riuscito così prestoN/A
Battendo il Lecce, il tecnico nerazzurro diventerebbe il più veloce a tagliare il traguardo, prima di Allegri, Ancelotti, Capello, Trapattoni e Spalletti

E dire che, dopo tanto correre, avrebbe pure il diritto di sentirsi un po’ stanchino. Invece Simone Inzaghi non solo non ha la barba lunga alla Forrest Gump, ma ha anche e soprattutto una voglia matta di accelerare, di sprintare, di arrivare ancora una volta davanti a tutti. Per lo scudetto sarà una maratona e occorrerà tenere il passo di un osso duro come Conte, ma intanto Simone ne vede un altro, di traguardo. Personalissimo, ma parecchio significativo perché rende l’idea di quanto il tecnico dell’Inter sia determinato nel perseguire il grande obiettivo del bis scudetto sulla panchina nerazzurra: i campionati si conquistano vincendo le partite, e Inzaghi sta per diventare il più veloce a tagliare il traguardo delle 200 vittorie in Serie A. Il bilancio attuale dice 199 successi in 331 panchine tra Lazio e Inter: tra Simone e il record c’è “solo” il Lecce.

Se la sua Inter manterrà le buonissime abitudini in trasferta di questo campionato -siamo a sette vittorie consecutive, da settembre a oggi-, il primato di Inzaghi potrà materializzarsi domani pomeriggio al Via del Mare. In un colpo solo, Simone si metterebbe alle spalle Allegri, che festeggiò il successo numero 200 nel gennaio del 2018, alla 338a panchina in A, e poi fior di colleghi come Ancelotti, Capello, Trapattoni e Spalletti. Tutti pluridecorati come lui, tutti scudettati almeno una volta come lui. Il massimo, naturalmente, sarebbe festeggiare la cifra tonda con un altro primato, ben più importante per Simone e per tutta l’Inter: se il Napoli questa sera dovesse cadere con la Juve al Maradona...

Nell’attesa, Inzaghi si gode un’Inter tornata finalmente a fuoco dopo il blackout nel derby di Supercoppa e la frenata di San Siro con il Bologna. Il successo di una settimana fa con l’Empoli gli ha restituito la ThuLa a segno nella stessa partita dopo una vita, nell’1-0 di Praga in Champions Simone ha rivisto la solidità dello scudetto, che in Europa è una costante e fa volare la difesa dell’Inter davanti a tutte le altre: una sola rete subita in sette partite, nessun altro può vantare un reparto così affidabile nel Continente. Di più, il momentaccio dell’emergenza perenne sta per passare: se tutto filerà liscio, Inzaghi potrà presentarsi al derby del 2 febbraio con l’intera rosa a disposizione. E non è poco. Perché uno scenario del genere, con il pienone ad Appiano, non si verifica da settembre, proprio quando Lautaro e compagni preparavano la sfida di andata con il Milan, ma c’è di più. Il prossimo infatti sarà un mese ricco di appuntamenti chiave, compreso ovviamente il recupero della trasferta di Firenze, che dovrebbe giocarsi il 6 febbraio: quando l’asterisco in classifica finalmente sparirà, il testa a testa con il Napoli potrà proseguire alla pari, senza quei pericolosi scherzi che la mente può giocare (Bologna insegna).

In questi anni di Inter, Inzaghi ha dimostrato di aver alzato il livello di parecchie tacche da questo punto di vista: la squadra che si era sfilata dalla tasca uno scudetto che pareva già vinto è maturata fino a sfiorare la Champions a Istanbul, e la stagione scorsa ha azzannato il campionato, dominandolo fino alla seconda stella. Ripetersi, però, è la parte più difficile: Simone lo sa, lo ripete tutti i giorni a una squadra di cui si fida ciecamente e indica la strada. Correre, correre e ancora correre. Per la barba lunga di Tom Hanks in “Forrest Gump” ci sono ancora tempo e vittorie davanti.

Fonte: Gazzetta.it