Roberto Mancini quella delusione lì non l'ha ancora digerita. «Quello che è successo ci rimarrà in testa per tanto tempo», sottolinea nell'intervista concessa oggi a Il Giornale.
Una chiacchierata interessante, perché entra nel merito della situazione di tanti ragazzi nell'orbita della sua nazionale e che sperano di poter incidere ancora con la maglia dell'Italia.
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I vari discorsi toccati da Mancini
Scamacca
«Aveva già fatto l'esperienza, è stato uno dei primi ad emigrare: in Olanda. In Premier può dare tanto, ma non sarà facile. L'importante è che giochi e migliori».
Gnonto
«Ha 18 anni, lì gioca di sicuro, ha vinto il campionato. Giocando cresce, poi meglio se troverà un livello più alto».
Lucca dal Pisa all'Ajax
«Una grande possibilità per migliorare tecnicamente. Non avrà pressione ma sarà in una squadra che deve vincere sempre. L'Ajax è come Real, Barcellona, Juve ed altre dove un pari è una sconfitta. Ma la scuola Ajax vale: da quelle parti sfornano giovani, poi li vendono e fanno i soldi. I nostri a 18 anni sono ancora in Primavera: all'estero giocherebbero tutti».
Belotti al momento senza squadra
«Credo sia il calcio di oggi: tutto è cambiato, non è semplice accasarsi. Le squadre si formano in ritiro. Si giocheranno 4 partite di serie A con mercato aperto: una volta non era così. Anzi, forse era meglio prima. Se firmasse con la Roma sarebbe in un grande club, ma deve giocare».
Gli emigrati in Canada
«Vediamo come andrà Insigne. Le porte della nazionale sono sempre aperte a tutti».
Zaniolo
«Ha qualità come le aveva anni fa. È giovane, ma è meglio che si sbrighi perché il tempo corre. Capisco abbia perso tempo per gli infortuni, però passano anche gli anni».