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Calcio

Italia, Spalletti cambia: si riparte con Tonali, Ricci e Locatelli

Andrea Elefante e Fabio Licari
Italia, Spalletti cambia: si riparte con Tonali, Ricci e LocatelliN/A
Difesa a tre e guai in attacco. Scamacca è ko, Chiesa fuori rosa e Zaniolo in recupero. Ma il ricambio non sarà facile

Seconda ripartenza per Luciano Spalletti: non è detto che sia più semplice della prima. Un anno fa, l’addio improvviso di Roberto Mancini. Il presidente Gravina sceglie il tecnico che ha appena vinto lo scudetto con il Napoli (e poi ha lasciato ADL). Nomina il 18 agosto 2023, un anno fa domani. Il girone europeo è complicato dagli ultimi risultati negativi, mancare la fase finale da campioni in carica sarebbe l’ennesima “tragedia” sportiva. Spalletti non può programmare, deve soltanto qualificarsi. Poi, in Germania, si sa com’è andata.  Si riparte con addosso le scorie di un Europeo andato peggio di come s’immaginasse e un attacco a pezzi per infortuni e questioni di mercato. Quindi scelte quasi obbligate per il nuovo debutto il 6 settembre contro la Francia, sicuramente una delle quattro squadre più forti del mondo con Spagna, Inghilterra e Argentina. Seconda sfida contro Israele. Nel gruppo c’è anche il Belgio. Senza dimenticare il cambio di formula: prima e seconda ai nuovi quarti del torneo, la quarta retrocede sempre, la terza spareggia per non andare in B. Come dire: guai ai terzi. Serviranno nervi saldi. L’Italia cambierà, ma non troppo.  I problemi più seri sono là davanti. Manca il lungodegente Scamacca. Da valutare Zaniolo: non ha ancora giocato per completare la riabilitazione dopo la frattura del piede sinistro complicata da una tendinite. Infine Chiesa, addirittura fuori rosa nella Juve. Sicuramente Kean, Lucca e Pinamonti saranno gli osservati speciali alla “prima” di A.  Va bene i giovani, ma in Under 21 non si vedono all’orizzonte Baggio e Totti. Non ancora, almeno: con Camarda & co. non si può correre. Spalletti segue da tempo il serbatoio azzurro con l’amico e collaboratore Viscidi, supervisore delle giovanili, ma quelli veramente pronti sembrano pochi. Per le convocazioni del 30 (o 31) agosto sono nel mirino uno tra Fabbian e Casadei per il centrocampo e Koleosho, che ha già cominciato la Championship con il Burnley, in attacco. Niente che possa cambiare faccia alla Nazionale.

Chi può incidere sono i big rientranti. Grande attesa per Tonali, il centrocampista che forse è più mancato all’Europeo. Problema: va in campo il 28 agosto con il Newcastle dopo la lunga squalifica. In che condizioni sarà? Si rivedrà sicuramente il torinista Ricci, uno degli ultimi “tagli” prima della Germania: già in gran condizione, mezzala d’assalto e di regia. Molto probabile il ritorno di Locatelli che il c.t. aveva depennato subito dalla lista, nella speranza che con Thiago Motta ritrovi grinta e geometrie un po’ perdute.  Alcuni “europei” sono in bilico, diciamo più no che sì. Anche per progetti di rinnovamento a lunga scadenza sembra fuori dai giochi Jorginho. Molto difficile la convocazione di Mancini e, forse, di Cristante, non sempre in sintonia con le scelte del tecnico. Anche Folorunsho pare lontano dall’azzurro.  Il rientro in azzurro di Tonali rischia di creare qualche problema nel gruppo perché, al tempo delle indagini, Fagioli rivelò che sarebbe stato l’allora milanista a suggerirgli l’app per scommettere. Potrebbe essere il primo compito per il nuovo ds Gigi Buffon: parlare ai due, dall’alto del suo ruolo di totem azzurro, e ricomporre dissidi eventuali.  Sicuramente Spalletti si riunirà presto con Viscidi per programmare le convocazioni del biennio, e non semplicemente della Nations: da qui al 2026 è in ballo il Mondiale, sono da valutare i progressi dei giovani e la loro possibilità di compiere il salto. Dopo l’alternanza all’Europeo, il ct punterà decisamente sulla difesa a tre. Servono certezze anche tattiche. Da valutare se sarà 3-5-2, ma c’è soltanto Raspadori come seconda punta, oppure 3-4-2-1, più adattabile a Zaccagni, Frattesi, Koleosho e allo stesso Zaniolo. Oltre le formule tattiche servirà una reazione. Anche del ct piuttosto scosso dall’Europeo: Spalletti non aveva mai visto una su squadra così depressa e si chiede ancora il perché.

Fonte: Gazzetta.it