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Calcio

Italiano: "Fiorentina, col Plzen si può fare". Kouamè: "Vinciamo per Barone"

Matteo Dalla Vite
Italiano: "Fiorentina, col Plzen si può fare". Kouamè: "Vinciamo per Barone"N/A
Il tecnico dei viola: "Una delle settimane più importanti di questo triennio, ci giochiamo una semifinale europea e la Coppa Italia"

Arriva il Plzen, domani alle 18,45, zero a zero all’andata, tutto in gioco, i cechi come miglior difesa della Conference e la Fiorentina che – davanti a un Franchi chiamato a ribollire – cerca il pass in una serata storica. “Bisogna fare meglio e lavorare in maniera diversa rispetto all’andata – racconta Vincenzo Italiano, tecnico dei viola, nella sala conferenze del Viola Park: "all’andata abbiamo avuto in mano il pallino del gioco ma nella loro metà campo dobbiamo fare di più, riempire la loro area, sfruttare quella che può essere un’opportunità anche da palle inattive. Chi fa gol ha la possibilità di arrivare fino alla fine: il Plzen è ermetico, subisce pochi gol ma almeno quelli che ha preso li ha subiti fuori casa…”. 

Sarà una settimana importante, fra Coppa europea e Coppa Italia (contro l’Atalanta il 24 aprile). “Siamo davanti a una delle settimane più importanti di questo triennio da quando ci sono io e tanti ragazzi con me – conferma Italiano -: ci giochiamo una semifinale europea e poi quella di Coppa Italia alla quale penseremo nei giorni di preparazione. Dobbiamo pensare a quello che siamo capaci di fare, soprattutto in casa visto che al Franchi riusciamo nelle cose molto bene, con qualità, attenzione, senza concedere nulla. Anche coi tiri da fuori. Così il Plzen è battibile. Mi auguro che lo stadio domani ci dia la spinta ulteriore e che si pensi solo a questo: i ragazzi hanno bisogno di energia, incitamento, cose che aggiunte alla nostra voglia di vincere potranno farci superare questo turno. C’è chi dice che il mio gioco non favorisce gli attaccanti? Se in questi mesi le nostre prime punte non hanno segnato con continuità la responsabilità è dell’allenatore, però quando si preparano le partite lo si fa cercando di far arrivare rifornimenti il più possibile là davanti. Stiamo soffrendo, è vero, per quel che riguarda il Numero 9 ma stiamo lavorando per migliorare e dobbiamo cercare di dare qualcosa in più. In passato vedevo spesso gioire i miei centravanti, forse c’è una maledizione, una macumba…”. 

Koubek, il tecnico del Plzen, ha dichiarato che la Fiorentina è il Barcellona italiano. “Non l’ho letto ma credo si riferisse allo svolgimento e alla gestione della gara: siamo riusciti a limitarli ma in assoluto prendo le sue parole con un complimento. Non dobbiamo consegnarli la palla, non permettergli di farla arrivare al loro centravanti. Il solo pensiero dell’obiettivo e del passaggio del turno dà energia. È la partita più importante di questo periodo, ripeto. Arthur? Sta molto meglio, è in crescita. Se gioca? Abbiamo ancora un po’ di tempo per valutare bene. Stiamo valutando se dare una certa impronta al centrocampo o all’attacco, all’andata volevamo avere il dominio ma adesso vediamo per questa gara di ritorno. Rispetto agli anni scorsi subiamo meno gol e non abbiamo espulsi: poco alla volta miglioriamo e siamo progrediti. La pressione? No, non la vedo. Anzi. Ho visto tanti striscioni in giro per Firenze, questa partecipazione mi piace e mi rende felice: mi auguro che tutti abbiano colto il messaggio della Fiesole, penso che Firenze abbia capito cosa significa darci la spinta. Il fatto che la gente pensi che possiamo andare lontano è una gioia e uno stimolo. Tutti insieme mettiamo da parte mugugni, incomprensioni, quel che poteva essere perché l’immediato è il Plzen: con una vittoria siamo in semifinale e conta solo questo. Stringiamoci tutti per raggiungere qualcosa di straordinario. Belotti? Dobbiamo essere sinceri: tutti ci aspettavamo qualche gol in più di un ragazzo che comunque lavora in maniera totale per la squadra, che ha visto gol annullati per un niente ma penso che chi dà l’anima come lui prima o poi verrà ripagato. Per come lavora non è giusto non vederlo esultare ma manca poco…”. 

Poi, ecco Christian Kouamé che si presenta al fianco di Italiano. “Una annata bella dal punto di vista sportivo perché ho vinto la Coppa d’Africa ma vorrei farlo anche con la maglia della Fiorentina, viste le due finali perse nella scorsa stagione, due situazioni che fanno male. Ma oggi siamo più intelligenti e maturi. Lo vorremmo per noi e anche per Joe (Barone, ndr), perché so che lui ci teneva. E so che solo giocando da Fiorentina ce la faremo. Sette anni fa arrivai a Sesto, qualche anno dopo mi sono ritrovato a giocare nella Fiorentina, questa è anche la mia terra: quello che auguro a questa maglia è di vincere qualcosa e naturalmente per me e per tutti. Se è un pensiero il rinnovo di contratto? Non pesa per niente, non ci penso, al momento giusto mi dirà qualcosa il mio agente. Penso solo all’ultimo mese. Italiano? A lui devo tanto, ho sempre sentito la sua fiducia, mi ha sempre voluto. Lo stadio domani dovrà essere una bolgia”.

Fonte: Gazzetta.it