"Ho fatto di tutto per andare in finale e ricevere questi complimenti": comincia così, scherzando, l'intervista di Vincenzo Italiano dopo il ritorno delle semifinali di Conference League. Bruges-Fiorentina è finita 1-1 e - grazie al 3-2 dell'andata all'Artemio Franchi - la Viola ha quindi strappato il pass per Atene. "Due finali in due anni in questa competizione, è fantastico - continua l'allenatore dei toscani -, il secondo tempo è stato incredibile contro una squadra forte in una bolgia incredibile. È impensabile, davvero: quando sono arrivato a Firenze avevo detto ai tifosi che avrei fatto di tutto per arrivare in Europa per giocare le coppe. Lo abbiamo fatto e vedete che percorso fantastico, tra ambienti caldissimi e avversari di livello".
Bruges-Fiorentina non è stata una partita semplice, con gli ospiti che hanno anche colpito un palo e due traverse. Il tiro dal dischetto di Lucas Beltran, però, questa volta è entrato in rete: "Maledetti i legni e anche i calci di rigore, sinceramente ho avuto un po' di timore... Bravo Beltran che si è preso la responsabilità - le parole dell'allenatore -, è chiaro che ha dimostrato grande personalità a prendere il pallone e a buttarlo dentro. Tra argentini lui e Gonzalez hanno un bel rapporto, se la sono risolta tra loro la questione del rigore". Italiano continua poi l'analisi: "Siamo partiti un po' timidi e troppo rispettosi del Bruges, abbiamo subìto troppe imbucate perché Vanaken è bravo a smarcarsi, dopo il gol ci siamo sciolti e abbiamo alzato la pressione. Abbiamo continuato a spingere perché sapevamo che potevamo metterli in difficoltà, dietro non hanno qualità e velocità come in avanti. Abbiamo cercato di essere aggressivi per non lasciarli giocare, prestazione ottima da parte di tutti, bravi Milenkovic e Martinez Quarta".
E sui segreti del percorso europeo della Fiorentina, l'allenatore indica la condizione psicologica: "La mentalità si costruisce tutti insieme, la personalità deriva da ogni singolo giocatore. Ho detto loro di tirare fuori il massimo, tutti, dal terzino all'attaccante e così via. Olympiacos o Aston Villa in finale? Insidie da tutte le parti: l'Olympiacos con il nuovo allenatore sta facendo benissimo e poi giocherebbe nella propria città anche se in un altro stadio. L'altra squadra è quinta in Premier League e sapete quanto è forte. Sì, vedremo la partita".
Fonte: Gazzetta.it