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Calcio

Jolly Gudmundsson: cosa può portare all'Inter e cosa può cambiare Inzaghi con lui

Francesco Sessa
Jolly Gudmundsson: cosa può portare all'Inter e cosa può cambiare Inzaghi con luiN/A
La capacità dell'islandese di saltare l'uomo è una qualità che manca in rosa. E con lui Inzaghi potrebbe anche pensare a qualche accorgimento tattico...
C’è una parolina magica che può aprire la cassaforte nerazzurra e convincere l’Inter a investire una cifra non indifferente sul mercato: "dribbling". Quelli che continuano a mancare alla formazione di Simone Inzaghi (da anni l’Inter è tra le squadre che dribblano meno in Serie A, già dai tempi di Antonio Conte) e per i quali la dirigenza è al lavoro in vista della prossima stagione. Ecco che Albert Gudmundsson, attaccante islandese del Genoa, è in questo senso il profilo perfetto: nel nostro campionato è tra i giocatori in grado di saltare l’uomo con più facilità e sarebbe un unicum nella rosa a disposizione di Inzaghi. Non a caso il club di viale della Liberazione è entrato a gamba tesa nella corsa al 26enne rossoblù, valutato 30 milioni di euro.  Le parole pronunciate da Gudmundsson, in un’intervista a Sportweek dello scorso 21 ottobre, sono emblematiche: "Il dribbling, insieme al tiro e al saper trovare il compagno smarcato, è una delle mie qualità principali. E probabilmente è la cosa che mi diverte di più. Lo provo fin da bambino, quando, indipendentemente dal clima, passavo sul campo sei o sette ore al giorno. Il dribbling è qualcosa che ho nel sangue". Musica per le orecchie di chi è alla ricerca di calciatori in grado di creare superiorità numerica mettendosi in proprio: l’Inter attacca in massa, con movimento corali che aprono spazi, ma in rosa manca chi ha il guizzo nello stretto. "Molti calciatori sono troppo statici. La mia abilità consiste nel provare a fare qualcosa di diverso. Sfrutto la libertà che mi concede Gilardino, il mio allenatore", altre parole di Gudmundsson a Sportweek, concetti che sembrano sposarsi alla perfezione con il calcio libero e fluido di Inzaghi. Ecco che Albert potrebbe essere un’arma preziosissima per i nerazzurri. Ipotizzando un reparto offensivo completato da Lautaro, Thuram e Taremi, Gudmundsson avrebbe la possibilità di incastrarsi alla perfezione con ognuno dei possibili partner, giocatori che sanno – a loro modo – essere dei riferimenti offensivi attorno a cui gravitare. L’islandese è infatti un fantasista/seconda punta, abituato a giocare in tandem nel Genoa, in particolar modo in coppia con Mateo Retegui e per di più nel 3-5-2, modulo utilizzato sia da Gilardino sia da Inzaghi: al netto delle differenze tra Genoa e Inter nel modo di approcciare questo sistema di gioco, l’ex giocatore dell’AZ Alkmaar non avrebbe grandi difficoltà di adattamento, potendo anzi esaltare ulteriormente la propria classe in un sistema che prevede un massiccio impego del possesso palla.  Si diceva dei dribbling: stando ai dati WhoScored, Gudmundsson ne completa 1.4 a partita in questo campionato, è il 12° giocatore per efficacia. Mentre il primo interista è Thuram, a quota 1 e fuori dalla top-30. Per trovare un altro nerazzurro bisogna arrivare a Mkhitaryan, nemmeno tra i primi 100. Non è un caso che l’Inter sia la penultima squadra del campionato, insieme al Monza, per dribbling riusciti a partita (5.2). Statistica che non ha intaccato l’incredibile cammino dei nerazzurri in Serie A, ma l’imprevedibilità – anche dalla panchina – è una qualità che fa sempre bene, specie in contesto europeo. E la presenza di Gudmundsson, tra le altre cose, potrebbe consentire a Inzaghi di utilizzare un sistema a tre punte (o meglio: l’islandese fantasista alle spalle di due attaccanti) magari a partita in corso, come accaduto un qualche occasione quest’anno sfruttando Alexis Sanchez, destinato però a lasciare Milano. La capacità dell’islandese di danzare tra centrocampo e attacco potrebbe essere un’ulteriore soluzione per l’Inter: con lui e Taremi, il reparto offensivo a disposizione di Inzaghi farebbe un grande upgrade dal punto di vista della qualità e della versatilità. E i 10 gol segnati da Gudmundsson fino a questo momento, alla prima stagione in Serie A, fanno ben sperare anche dal punto di vista realizzativo.